Denis De Rougemont - Le libertà che potremmo perdere

è il presupposto delle nostre libertà e del nostro spirito creativo. È per merito suo che l'Occidente continua ad essere la speranza dell'uomo che pensa, che giudica e che sente liberamente. E questo uomo costituisce per l'appunto il fine del progresso, il fine di ogni comunità degna di questo nome. LA PERSONA Siamo così arrivati alla nostra terza forza: la persona. ·Essa è la maggiore creazione dell'Occidente. Indubbiamente l'idea- della persona è l'idea più geniale e più profonda che la nostra Europa abbia elaborato. La persona è l'individuo investito di una vocazione la quale lo distingua dalla massa ma lo ricolleghi praticamente alla collettività. È l'uomo che si vuole integrale, padrone di se stesso e del proprio pensiero, appunto per ciò cosciente di quanto deve al suo prossimo. Quest'uomo totale lo contrappongo all'uomo puramente privato e all'uomo puramente sociale, i quali ambedue non sono che dei « mutilati », degli uomini parziali che non hanno trovato in se stessi ragioni efficaci per resistere alla irreggimentazione da parte dello Stato. Con l'idea della persona l'Europa è nata; e insieme a quella morirebbe. Rileviamo subito che il male specifico della persona è l'individualismo il quale da un secolo o due ha fatto strage fra i nostri intellettuali. Ma di quanto è più vicina perfino questa malattia all'ideale umano che non il collettivismo « culturale », dettato dai burocrati russi o la « stupidità a rendimento otecaGin6Bianco

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