Guglielmo Petroni - Rivolta e comunione

zione del mondo odierno una unità che è bensì difficile a definirsi, ma che si afferma nonostante le polizie ideologiche. Le aspirazioni insoddisfatte, sia nel mondo orientale che in •quello occidentale, tanto fortemente visibili in tutti i campi, ci permettono di salvaguardare 1a visione che malgrado tutto abbiamo, di una polis umanà _nuova e migliore, alla quale fossero restituite le prospettive del possibile. Se non riuscissimo a mantenere viva questa visione, ci troveremmo imprigionati per un tempo di cui prevedere la fine è difficile, nel carcere di un assoluto confoi:mismo. Quanto alla sottomissione dell'arte alle regole dell'azione politica, ritengo che l'arte disponga di un solo rimedio: rifiutare la fuga, rifiutare di sottrarsi ' ai problemi ·del mondo odierno. Per bastare a un compito siffatto è necessaria l'autonomia della poesia - ma di una poesia concepita come azione. In altre parole : quando "il poeta è costretto a scegliere fra una semplificazione dei conflitti a fini strategici e tattici, fra una evasfone dai ·conflitti, e fra un.a descrizione dei conflitti così come si presentano - li ritenesse pure insolubili - è suo obbligo optare per quest'ultimo atteggiamento. Ciò che .importa non è tanto che egli riesca a trov~re •un~ soluzione : bensì che •la sua .opera manifesti chiaramente l'essenza dei conflitti. Non è difficile capire che sono un partigiano risoluto del vero realismo, il quale è in netta opposizione con il realismo socialista>>. Secondo Roger Caillois, la rivolta è diventata oggi ·un atteggiamento sistematicamente adottato e che comprende due correnti, imperniate l'una sul conformismo 23 • b1bliotecaginobianco

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