Ma quel che scompare in un punto del/' universo si sviluppa di nuovo altrove. Un sistema solare scompare, altri se ne formano. La vita scompare dalla terra, risorge altrove. In questo senso, il materialismo dialettico afferma un eterno sviluppo; quel che esiste si evolve. Si evolve perché il moto dialettico interno di ogni cosa esistente è una forza motrice nel senso dello sviluppo. Il concetto di decadimento è valido in senso generale per i casi singoli; il concetto di sviluppo infinito è valido soltanto per l'infinito universo sub specie aeternitatis (1°). Ciò fa pensare non soltanto ai ben noti conforti della religione; è un'espressione vera e propria della teologia dell'idealismo assoluto, con tutte le difficoltà logiche che lo accompagnano. Quale illustrazione ironica della pretesa legge dialettica della trasformazione della tesi nel suo opposto! Il materialismo dialettico, il quale presumibilmente è ateismo militante, viene qui presentato sotto forma di teologia sentimentale! L'indignato rigetto di questa accusa da parte di Rudas e di altri materialisti dialettici ortodossi è soltanto una prova della loro incoerenza e del fatto che essi non sono riusciti ad afferrare l'essenza dell'atteggiamento religioso. Eliminando l'uso della parola << Dio >> o << Spirito assoluto >> e affermando che il movimento non ha origine esterna ma è tutto generato all'interno, essi credono di essersi :sottratti alla religione; e invece non hanno fatto che so- " (1°) Id. id.; il corsivo è dell'autore. 27 BibliòtecaGinoBianco
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