Luciano di Samosata - Caronte

( 6 ) dare in bestia , ho paura, se sto molto a tornare, non mi dia lutto in poter· 10stro cacciandomi nelle tenebre: 01 1cro, come fece poco lernpo fa n Vulcauo , afferratomi J?Cr un piede, nou pr·ccipiti anche mc dal divino. lunita:c , p<;rchè zoppict~ndo c faccudola da copprcre drYenh 10 pure cagrouc di riso. CARONTE E sosterrai dunque di 1cdcrmi anelare inutilmente aggirando per la terra , c questo csS<'ndomi amico c compa"'no ucl navigare c nel condurre Il' ombre? Pure non sarebbe mal fatto, figliuolo di ~]aia, il ricordarli almeno che io non li lro comandato mai mai di ucttnr la sentina , nè <li furti a maneggiare il r·c::lo ; ami tu a1 endo spalle cosi robuste , disteso sul lr11 olaln ti stai a russare , o se trori qualthe mor·to cicalone , con esso te fa passi ciarlando per tutto il 1iaggio ; cd io iutanto, , cccllio <·ome sono , Yogo io solo a due remi. )Jcrcurit•l to mio dolcissimo , ti p('('"'O per tuo padre che tu non mi 1ogli abbandonare; mcnami attorno a 1edt•r tutte le co.;c che sono nella 1ila, acciocchè 1etlutclc io mc ne ritorni con qualche profitto. Chè se tu mi abbandoni non sarò punto di1crso dai ciechi ; perocchè siccome <Juelli essendo nelle tenebre I'UIIIlO 1ncillando c s<L:ucciolaudo , così parimentc i miei occhi abbagliano nella luce. Adunque, Ci!Jcnio , fammi pur questa grut in , io la terrò sempre in memoria. MEIICUJ\tO Questo mi sariÌ l'agion~ di bastouale , pcrchè già 1•etlo che il pn•mio del nostro gimre non può essere interamente senl!l pugni ; ma con tutto ciò

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==