Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

XI. Da Atene a Hagia Marina. Cosicchè fu un vero sollievo quando, il 7 eli maggio, il ministro della. guerra. mi comunic.l l'ordine d i partenza per quello stesso giorno. Ma. una. parte dei nostri non essendo ancora nè armata. nò equipaggiata, la partenza. non potè aver luogo che l'indomani. Ormai il programma era chiaro: -arrivare in tempo a prender parla a qualche fatto d'armi- fare la miglior figura possibile - e ritornarsene in Italia... ... tanto piil che il Governo italiano ormai impediva. ogni partenza di vo~ lontari, arrestando anche la spedit.ione che doveva partire da. Genova e per la quale (come è detto nel rapporto del nostro Ettore Ferrari) tanto si erano affaticati i no::;tri amici di Roma.. I nfatti nJ signor :\[i chele Melns in Atene era giunto questo telogrammo da Genova: "Stanotte qui nrrestaronsi volontari capitanati Canzio mentre salpavano~ informatenc Ricciotti., Verso le quattro del giorno 8 d i maggio, distribtlile le ultime coper te e carabine, per scaglioni di eompagnie, la nostra. colonna. - forte eli 840 uomini - a.bba.nclona.va. la. caserma., e passando in mezzo alla. popolazione ateniese pla.ndente, si avviava. alla. stazione - ove duo convogli la. attendevano, per portar!a al Pireo. Quantunque la stazione fosso stata prima. occupata mil itarmento, l a folla. entusiasmata travolse le sentinelle e la. partenza. ebbe luogo con qualche confusione. Ebbi il piacere di sal utare il eapitano Coltelletti, comandante la corazzata Sa.·degna, allora ancorata al F alet·o, il quole volle venire a darci un ultimo addio...

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