Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAPITOLO X !Il Durante la mia permanenza in Atene fui fatto ·~~~~'' alh massima rortesia da parte di tutti, o in particolare dali~ !'aJnij.(llP l><'ligiorgcs, Camphanos e MauromichaeEs, presso la qual<' ronobbi l' ambasciatore russo. ~'ui condotto a vedere, in una grande sala, del Cluh Ateniese, le signore che htvoravano a conf~zionaro le nostre Camicie Ros"'• chP in parto venivano cucite anche nelle case private. H.icordo che un giorno il <·onte Romas mi portò la notizia c particolari della disfatta di Larissa. Il bmvo conte venne a l mio albergo, eccitatissimo, dicendomi che si ~>ra riunito pre-sso il re il Consiglio dei ministri c rho si desi - dN-a,va un parere mio in proposito. His posi che essendo quasi al buio di lutto quel cho a,vvoniva allora in 'l'cssaglia, il solo pa re re r ho mi sembrava di poter dare era cho si nominasse come capo di stato maggiore dol principe il migliot· nfficia lo dell'esercito gt·eco che per quanto avevo inte.o dire parcvami essere il colonnello Smolensky. Due or!' dopo il conte Homas ritornava da me pt•r infonnarmi che il mio consiglio era stato accollalo c che lo Smolf'nsky s;u·cbbc stato immediatamente nominato. L'indomani mattina peri> seppi che questa, nomina non tn•eva avuto piìt luogo - e questo convertì in certezza il dltbbio rlw dtt qualt-ho g iorno cominciava a infìl tmrsi nella mia mente r hc l'andanwnlo generale della gum·t\\ t•ra g ii1 un a cosa stabi lita in prercdcnzn, c che questo indlt·izzo prcstabilito non includeva un sucrcsso per l' cscrci lo greco. ~'u questo dubbio che in ri~posla a questo dispaccio di mio frat<•llo: " Jlicc,·ctti tua lettera, dimmi :-e debbo venire subito, abbraccioti. ., Il lftMYM"I, ,, tdegmfai che venisse puro, ma credevo la, sua venuta inutile, tanto pii• cho fra pochi giorni forse sarei r itornato in Italia anch' io. La posizione em difficilissima. Da una parte quasi la c<>•·tczza (e quindi fin da prima il rammarico! che la perdita di vite umane - se pur si arrivava in tempo a prender parte a, una battaglia sarebbe stata omai iuutil~ alla causa che eravamo venuti a difende1e. \

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