Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

C.aPITOLO \.\"Il 161 (~uanto alla \·a lm·o,u ><'zione fran<·<•Sf•. questa ,ha~li<'> strada, non C'i raggiunse più in qupl giorno nb nPila notte f.iegntont4', P non ]a ri l rovanuno che a. Lnmia. 1 La. ~ezione france~(' {'rn. ~·omnndata. da nn giornnlbla parigino, Pnul Dc Barre, vivnl'C (' ~impatici~sirno. Quando mandai l'ordine alle sezioni inglt'"(' e frane·c~e di ritinlr'!--i dal campo il 18 maggio, il capitano Short ~·incaric(, lui eli tr~ulettere l'ordine ul De Barre -ma ~it'(~ome l'uno non capi\'a che l'in~h~l-iC- c l'altro che il france ...e- bi inte.sero così bcue che D c Un.rrc s'incamminò tranquillameute in una dirf':done che lo portn.vn. bCilZO. fallo in nwzzo n i ~'urchi. Anzi mi fu ra.crontatn una. storiella. divertente in propo~ito. 11 De Barre. dopo RV('r camminat.o per parl'Ce·hio tempo - e~-.enclo giunto in <-ima a una collinetta.- f-ii trovò con un campo turco a lln migliaio di metri a. !-t i n i~trn e un pae~<'llo ~ulln destra o\·e al~uui volatili annunziavano la loro prebCil/.Q. con dei chichiriki. Da buon strateg-a- di~tnc<·a t-., uomini in ord1m• ~:tpa.r::,o contro l'arca.mpnmcnto che dùveva. contencrC' JHwccdtic migliaia. di Turchi c monda gli nltl'i 8 uomini a. n.•qui~ire i volntili. L Turchi :;tup<'fatti do. <iUCRto attacco in propor:doni co:;ì minu~cole- :-ortiruno in frotte dalle lnro tendC' - e "t et tf'r<> a.,ctlHlrdare; ma ,~cdf'>ndo che gli otto France... i continua\'ano a tirare. tinalmt>ntc .,j dcci--ero a llllUtdore contro qualche squadrn. ~la. intnuto- gli nitrì olto f'11lnO rie...dti a fu.re prigionird ì \'Oia.tili. co- ~o;icchò Do Barre potò ritirnr~i di~nito~nm<>ntf' con il pranzo us~kurato ulmeno ]>f'>l' quf'>l ~ioruo. [ nostri poveri fPriti. 111an tnano <·lw an'Ì'ntvann. Pl'ano depositati ,otto un ~ntppn d"alb<•ri, OV<' vcni,•ano di nuovo nw<licali dal dottor Xiewenhuis<', olande-<• del nostro l'orpo e dal dottor )Lnud, ingoi• ••<' (della L<'gionp lì iPII<•nica), i quali per fortuna avPvano ancora tw ll:t loro bor stt qualcht• mater ialt> di nwdicatura. Il povero G a tTon i, eolpito al ventr<', si lamentava Jh"I"C·hi• non veniva subito spedito 1\ Lamia, credendo <'hc un"operazion<' lo pole>se -alvarP. ( ~ue,to t r asporto non si pote\'a f,u..- "' '" a braccia su una port a nti na; e. stanl<' la gnwità delht fprita. n,.lla notte clw ,·a,·vicinava, si pn•scn tava di ffkilissimo e perirolos<l, an<"h<' p<>r il po,·<"rn ferito, in mezzo a quello d iru pate montagne; pet·b chiamai i dotiori a c~nsttl to ))('r sapere se v i P m possibi litit di salvarlo con unalaparotmma: 11111 malgrado la loro didtiarazione che ormai nulla uvt"(•hhe potuto 1 f:..,.,. non an•ndu 1 ., 1tut•J rintra~l'i3rci, li 1:;11i la .. tr,MJ.a Dranitza· .l\•lùt.tu. VMi m•l <'&- pittl(,, t '"' ' ' r&pport•• Tulnmi'Ì, Il

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