Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

58 Vollero da lui orrni sorta di appro~tgtona· mento e caricarono le loro biroccia d'infinita ' o d quantità di Zucchero, di Caffè ed altre dl\•erse roghe, di cui alla perfìine aveva un Cor~andant~ superiore promessa la restituzione; ma 1 soldati che udirono tale promessa si riempi rono le tasche di quanto più poterono ed il rimanente dettero alle fiamme. Chi può ridire il Bestiame che inut ilm.ente. uccisero? I Campi erano ricuoperti di Buo1, dt \'itclli scannati o mozzi della tes ta, r perfino dell e Giumenta trovaronsi morti sul terreno. Alla loro partenza gli scellerati libr.rarotlo l' Arciprete che con alquanti Civi~i del Borgo era al servigio di così nobili Signori: ed il valente Comandante salutava quel Sacerdo· te colle seguenti parole -· Vale Archipraesbi· t er, memento quod post paucos dies proditrix Bononia igne desolabitur. O!t quot mille homines venient super Bononiam: de vobis fiet altera Cra· covia. Ecco come gl'iniqui glorificavano le loro mfandità, insultando con ciò all' umauità tradita ed offesa. Nell'Adamantino Registro forse sta scritto di già il castigo dovuto agli assassini della Gallizia di Cracovia, della Lombardia e della Ven ezia: ; dirò col Profeta, Quando l' empio trovasi in "!ezzo ai suoi aurati appartamenti e stimasi feltce, la mano di Dio lo colpisce e riduce a niente - (t) La Famiglia d'un Bettini Maccllajo, fu qua· st tutta tagliata a pezzi. (l) Malacb. Cap. IV.

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