Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

53 menti : Le ·~ampane non lasciavano dallo stormire e molti abitanti dei dintorni si costituirono in grosse pattuglie che andavano io cerca degli sbandati, senJo avidi pur es .i di farne preda: e queste pattuglie poterono discunprire esser e il nemico realmente concentrato in due punti cioè fùori Galliera 1 e S. Felice alla distanza di un mezzo miglio al· l ' incirca : tutti starsene i Fanti dritti io sui piedi in ordine di battaglia girando continuamente il capo nella tema d'essere sorpresi ; i Cavalieri rimanere permanenti in sella, e i cannoni coi cavalli attaccati e gli uomiui sopra. In questa posizione stettero di fatto sino all'alba del dì, momento nel qual e così dali'UIIO come dall'altro punto si allon· tanarono da Bologna alla di stanza di tre miglia all'incirca. Il Governo che fece att ivare nell' Osservatorio e in alt ri punti le debite esplorazioni , po· tè persuadersi della verità della loro ritratta , e ne lo confermò pt.:r aoco una lettera dello stesso Barone Perglas , nella qual e addebitava alla nost ra slealtà i damai accagionati alla città. ( t ) Per (i) Lettera di Perglas, datala dali' 8, e dal Pro. I.egato ri cevuta il 9 . N è la fermaronsi le austriache arti ed impudenze . La seguente lellera di Weldeo spedita da Rovigo l' 11 al Pro · L~gato è di tale natura che spi<ga tutta la infame politica austro Gesuitica. Ponderata hene o Lettore n Sono troppo p~rsuaso della lealtà di tuili i bene n inten2ionati e specialmente delle Autorità èi Bologna, n per rend erli responsabili d'un atto della plebe , messa sfortunltamente in effervescenza da un Motu-Pro- " prio del Papa stesso. Potrei piuttosto accusare di de-

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