Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

50 col fumo che velava lo splendore dei morenti raggi del dL Veggeudosi a mal partito ridotti, pe_nsarono gli aust riaci uscir di 'luci l aberinto, ctocchè rseguirono con tale con fusione che se il popolo s'accorgeva del l•11·o divisamento, facil cosa gl i sarebbe stato il porl o in piena rotta. Assai si ott enne porwndo i l nemico in fuga, sbaragli ando lo ovunque e facendone mol· ti prigioni , ma più assai sarebbesi ottenuto , se la squad ra de' Carabini eri a cavallo avesse po· tulo a tempo arrecare il suo aiuto , poichè con essa sa rcbbegli si senza meno tolti tutti gl ' istrumenti di Auerra che aveva trasportato colà sui pubblici Ciardini. Ma la colpa non fu de' povf!ri soldati: il Sig. Commendatore Cortassa loro capo, aveva vieta to d'accorrere all a d ifesa: e quando qne' valorosi di· staccatosi a vi\·a forza da esso giunsero sul r.ampo di battaglia, il nemico aveva di già guada· gnata la via che conduce a Porta Galliera, e soccorso dalla cavell eria potè trasportare seco i cannoni - ( l ). Nell a fuga il nemico patì gravi danni, pcM chè il popolo infuriando sovr'esso, nella zuffa mas - sacrava ed atterrava quanto para vag lisi dinanzi: non già ch' egli Mn ri spettasse i prigioni ; ch e anzi gt'nerosissi rno, a que' che deposero le armi rassicurò di ogni oltraggio. L'Austriaco lasciò morti sul suolo da più di .(l) Il Si~. Corlassa, seb_bene con magre ragioni, tento scusa re d suo operaio 10 un lungo articolo insesilo nella Gazze lla di Bologna. È ~gli innocente ? Jl tempo lo proverà : giudichcrallo la storia,

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