Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

\ 21 gresso Jel caffè ove siedevano g li Austriaci e con sonora voce gr idò; ogni ìtaliaM venga fuori di q·uesto luogo, e tutti ralli sgombrarono di colà. Gli Austr iaci spaventati dall' improvviso rimbombo c dall'istantaneo muovimeoto, snudarono le spade, e l asciato tutto in non cale parte a piedi e parte a cavallo s' involarono alla vista del popolo che già incominciava a schernirli con ogni sorta di beffe. Non lascerò di dire come il Popolo vives· se in una con tinua lusin ga di sentirli da un mo; mento all' altro partiti dal proprio suolo, perchè i Corrieri Francese ed Inglese che dalla Toscana si diressero in que' dì al Quartiere di Weldeo, si ritennero per allora apportator i di Pro teste de' R appresentaoti quelle due Po tenze, proteste che accertavansi riguardare l' ingiusta invasione degli Stati della Chiesa. Se non che più tardi ebbesi campo a cohoscere che trattavasi soltanto d' imped1re. l'occupazione del territorio toscano, e per cui il Gran Duca, ( se vero egli è quantn ~i narra) discese a basse ed outose convenzioni. (~armi, se non erro, ch 'ei sia della Casa di Lorena ! ! ) Sul fare del giorno 8, l'Austriaco punto di dispetto per )'accoglienza ricevu ta in città il dì innanzi, vi ritornava sempre più in numero crescente ed in atto minaccioso, da l che avvenne che un Ufficiale ed altri soldati rimanessero feriti. Un Austriaco, colla consueta insolenza della sua Nazione, siedutosi nelle panche d' un Caffè d ipinto ai tre colori, a noi sacri e carissimi, dimandò al Caffeuiere scbernendoli , un Calfé a tre colori, e tosto da un animoso giovane n'ebbe in r isposta un colpo di pistola che sventurata· mente olfese il braccio sinistro d'un povero vecchio

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