Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

19 universale s'udì , e molto s'ebbe a temere che il Popolo irrompesse in qualche eccesso. -O fosse la solita strategia austriaca che volesse per siffato modo eccitare tumulti, giustificandll con essi le rapine e gl'incendi che aveva · divisa te di gra - ' 'ar su Bologna, o che realmente i Comandanti di que'corpi non a\•essero ricevuta a tempo debito la copia della convenzione fatta col Pro-legato, vero è che costoro non prima la viddero firmata dal loro Caporalaccio, se ne tornarono là donde s'erano partiti; ciocchè pure accadde ad un piccolo distaccamento di fanteria che entrato per S. Felice retrocedette tostamente ...:.... Non però nel corso della giornata tralasciarono le loro scorriere in Città, cbè anzi così ufficiali come soldati si permettevano di passeggiarne le vie come nulla fosse e quasi si trovassero tranquilli ne' loro possedimenti. Disgraziati l non pensavano che ogni pietra ardeva sotto i lorq pi edi ed ogni volto d'uomo che incontravano aveva sculto lo sdegno e il desio di una presta vendetta. Il Wclden serbando sempre il suo Quartier Generale nella Villa Davia, venne per magg•or agio in città a desinare in compagnia del suo Stato Maggiore all'Albergo la Pensione Svizzera, altrimenti dello, Grande Albergo. Graziosissima visita per la quale il Proprietario di quelì' albergo ebbe a patire gravi disgu - sti; perrocchè nel giorno 1O quando già costoro erano stati cacciati, alcuni della plebe per male insinuazioni di turbolenti, precipitarono in quell' Albergo supponendovi riposto un qualche ufficiale austriaco; ma l'innocenza trionfò, e l'Alberg ;. tore altra difesa non oppose fuori quella della purezza della sua coscienza.

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