Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

17 La mattina del 7 tutta la citt à era circondat a dall e Truppe l mperi ali che sebbene col mirto in sul Cappello e col cipiglio alq uan to minaccioso ed ost ile , trepidavano assai e leggevasi nel loro . volto l'interno timore d'una sollevazione po· polare, sendo ancora fresch e io esse le memorie delle cinque memorande giornate di Marzo in Milano. Al cuni picchetti di Dragoni facevano di trat· to in tratto delle scorrerie fissando principalmen· te la loro attenzione sui campanili delle Chiese di campagna, tremendo termometro, ad essi di sinistro augurio, si ccome quello che loro incusse altrove. Finalmente dopo un consigliarsi ed atten· dere, eccoti una squadriglia di Dragoni cinque di numero, entrare la Porta S. F e lice e diriggersi a Palazzo. Niuuo de' nostri li accompagnò ed essi presentatisi bentosto al Pro-legato di mandarono la consegna di cinque Porte Urbane , comandando inoltre i preparativi dell'ingresso; se non che il magistrato non istimaudo conferire di così gravi faccende con un semplice Uffì cialuccio de' Drago· ni, si risol se di recarsi io p ersona dal General e Austriaco che a\•eva poslO il suo Quart iere nella Villa Davia fuori Porta S. Felice ; ed uni · tosi al Senatore, ed ai prefati Brunelli e Martinelli si diresse immantinente a quella volta coll' illustre comitiva. Ecco le conclusioni del loro abboccamento col Welden. • Non più cinque Porte Urbane ma tre, ( e ciò col protesto d'avere relazione coll'interno ) . c Veruno ingresso di troppa armata io città. c Fornitura di vettovaglie a carico del comune, in luogo di contribuzione forzosa.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==