Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

11 sconfitte. La sventura ci ammaestri , deponiamo ogni altro sentimento sull' altare della patria salnte , e a malgrado tutte l' orde che dal Nord piombassero su di noi , l'Italia sad\ salva. Che non potrebbe una Nazione di 24 Millioni se volesse propugnare ed ottenere la sua indipendenza? Riprendiamo l' istoria. Non conoscendo quali fossero le intenzioni de' nostri cari Padroni si apprestarono imper tanto delle buone letta c non pagliericci sudici o semplice paglia , roba degna solamente dei soldati italiani che qui stanziavano , perchè i Signori C1'oati , Boemi, Ussari , e demoni simili, non sono avvezzi a p;•timenti, e seppure lo fossero noi loro obbedientissimi vassalli dobbiamo alleviarne l e sofferenze ! ! ! Anzi fu vvi alcun tedescante che vol eva perfino persuadere i rnili1i che custodivano le porte della ci ttà, aù onorare le orde nemiche secondo l e consuete regole militari, alla quale proposizione ebbe in risposta egli il primo l'onore d'essere fisch ia to e preso a schewo ed a disprezzo. Un fremito convul so era dipinto sul volto d' ogni buon cittadino ed erano questi soltanto che percorrevano la città , poichè i \•ili stavano nascost i nelle loro case e gli Austro-Gesuiti gavazzavano ne' loro canili senza anardare però di esporsi al furore d' una popolazione tremendamente irritata. e ques to stato degli animi che durava senza posa per tutto quel giorno induceva il Pro-Legato a metter fuori nella notte altro Proclama; affine di calmare alquanto la terri bi le situazion~ proffittando del suo ascendente ; perchè i più anendevoli qui rimanessero sofferenti

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