:;i1 sono occupati, e fanno risiedere la caratteristica della associazione soltanto in tale esercizio. Così lo Thornton definisce l'associazione di produzione, una « associazione di lavoranti ·che da sè stessi « provvedano tutti i requisiti per il loro proprio impiego», espressione alquanto oscura, ma che non implica l'a proprietà per parte dei soci di tutti questi << requisiti ». Più nettamente il Gobbi dice essere la cooperativa di produzione quella associazione in cui « il personale ~ impiegato nell'impresa assume l'impresa stessa». Meglio poi che da ogni altro, questo concetto della società di produzione come « impresa esercitata dai la- « voratori che in essa sono occupati», è illustrato dal Walker, il quale a questa stregua ne delinea nettamente la natura e lo scopo. I cooperatori, egli dice, mirano ad eliminare l'impresa, e di·cono all'imprenditore: voi adempite ad una funzione necessaria, ma vi fate pagar troppo caro, e ciò va a danno nostro; attualmente nell'industria si ha un prodotto che varia secondo le circostanze; un salario fisso, che voi dovete pagarci ad ogni modo, e prima di ottenere il prodotto; e finalmente per voi un profitto che varia secondo che la produzione va bene o male. - Ora, dicono i cooperatori secondo il Walker, noi Yogliamo invece avere: un prodotto variabile, come sempre; un direttor•e pagato a salario fisso, chè saremo noi ad assumere i rischi ; ed un guadagno variabile per noi. Non è del capitalista che i ·cooperatori vogliono far senza, dice il Walker: al capitalista essi ricorreranno pure per avere capitale, come vi ricorre l'imprenditore; ma sì bene è l'impresa che essi vogliono esercitare. Finalmente non vogliamo tralasciare di ripor•tare anco il concetto espresso dal Brentano; poichè, se esso è assai affine a quello del Walker e del Gobbi, è però formulato in modo alquanto diverso. Secondo il Brentano, « l'associazione di produzione « è uma unione di più individui per la produzione di un
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