T.O. Cassau - Una corsa attraverso la cooperazione di consumo inglese

8 pando sotto la superfici,e per poi scoppiare violentemente tutto in un tratto. Molte Unioni di consumo sono socie di queste Cooperative dri produzione e ripartiscono le loro compere tra la Società per gli acquisti all' ingrosso e le Cooperative di produzione. La statistica della Federazione (da non confondersi co.Jla Confederazione della Unione di consumo, di cui si parlerà più avanti), comprende ro9 Cooperative di produzione con 34.528 soci (anno 1912). li numero delle persone occupate (operai e impiegati) è di 10.162 con una vendita di marchi 73.337.143. Stimiamo però che queste cifre sieno un po' esagerate. Un paio di dati, che togliamo dalla statistica ufficiale governativa, ci possono forni,re un'immagine più precisa di questo movimento. Nel 1895 le Cooperative di produzione erano 99; nel 1909 erano salite a 103. I soci da 13,500 salirono a 21.000. Le vendite da sterùine 880,000 a 1,350,000 (la sterlina vale L. 25). Come si vede, confrontando questi dati ufficiali con quelli forni.ti dalla federazione, è facile indurre che i compilatori di questi ultimi hanno sopravalutato l' importanza della loro organizzazione. Accanto aJ.l.e Cooperative operaie di produzione, vi sono in Inghilterra 1,e cosidette Cooperative di produzione-consumo. I mulini, i forni coo,perntivi (che sono SO!rti fino dai primordi del movimento cooperativo inglese e che hanno acquistato- subito notevole importanza) rientrano in questa categoria. La statistica ufficiale pel J 909 dà 39 di queste Cooperative di produzione-consumo con 2251 persone occupate e una vendita, di Mk. 39.787.772. Un altro gruppo di Coo·perative che dobbiamo prendere in considera,zione sono l'e Cooperative edili- :::ie. Le Unioni di consumo si occupano infatti anche

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==