Carlo Gide - Le profezie di Fourier

z+ zione, vale a dire dove si può averla a migliori condizioni : il frumento a Chicago,, la ca-rne a Buenos-Ayres, il caffè a Giava, il the a Shangai, la lana a Melbourne. Quel giorno il male che Forurier ha segnalato con tanta forza sarà sparito. Le società di comumo avranno alleggerito non solo le classi lavoratrici ma l'intero paese d'un enorme peso morto. - La prima pro,fezia di Fourier sarà realizzata. § 2° - La scomparsa della vita di casa. Ma l'associazione nell'idea di Fourier doveva avere un carattere molto più largo cli quello di una semplice associazione commerciale per l'acquisto e la distribuzio~1e delle derrate. Essa doveva riunire tutte le associa,zi·oni sulla base cli una vita comune e sotto uno stesso tetto in un vasto stabilimento - vastissimo poichè egli avrebbe dovuto ospitare 400 famiglie, ossia 1600 persone circa - al qua'le egli clava il nmne, restato celebre, di falanstero e che noi chiameremo piuttosto oggi « co1mtnità ». Fou,rier ha dato cli esso per fino il piano e a questo riguardo è entrato nei più minuti dettagli. Questo nome di Falanstero è all'incirca la sola cosa che il pubblico conos-ca clell'o,pera di Fourier e ha bastato per imprimere al sistema non so quale strana impronta di stramberia e di mistero. Ho più <l'una volta inteso dei borghesi pronunciare questa parola con una specie cli spavento. In realtà il Falanstero è la cosa meno spa:ventevol1 e e la più semplice del mondo. E' semplicemente una pensione, un grande e magnifico albergo come quelli che si incontrano nelle città della Svizzera o nelle grandi stazioni lacustri e marittime, con degli appartamenti, delle camere da tutti i ·prezzi, da 30 soldi a 50 franchi per giorno. Fra il Fa,la,nstero e il convento e la caserma, ai quali si usa ,paragonare, nessuna somiglianza. Ciascuno doveva av-ere un appartamento separato, a sua scelta e secondo la propria borsa. Vi dovevano essere come in tutti gli alberghi, tavole comuni, table d'h6te

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