..... entrare in Parlamento, e usarlo, come i Bolscevichi usarono la Duma nella Russia zarista, per smascherare le imposture della democrazia borghese. Se collaborano coi socialisti « riformisti », essi non debbono esitare nel denunciare la loro perfidia e disonestà. Essi debbono inculcare nelle menti dei lavoratÒri quello spirito militante da cui nasce la volontà di avanzare richieste in ogni settore della vita pubblica, di modo che, quando esse vengono respinte, i lavoratori cominciano a riconoscere che la ·democrazia borghese è solamente la forma finale dello sfruttamento capitalistico. Grazie a questo progressivo dinamismo, i lavoratori saranno pronti a seguire la guida comunista, quando le intime contraddizioni del capitalismo avranno reso talmente pesante il fardello che grava sulle loro· spalle, che essi non vorranno sopportarlo oltre. Arriverà un momento in cui il complesso governativo non potrà più funzionare, e la classe dirigente non potrà più contare sulla fedeltà delle sue forze armate. Vi saranno vasti scioperi, dimostrazioni di massa, scoppi di ribellione, e sarà la fine del rispettò per le leggi capitalistiche. La borghesia, perdendÒ fiducia in se stessa, sarà incerta sul come mantenere « la legge e l'ordine». Questo è il momento in cui i comunisti metteranno a profitto la loro lunga disciplinata preparazione. Allora avverrà che essi, come avanguardia dei lavoratori, combatteranno per la conquista del potere politico. CIO' CHE HA DETTO LENIN. È importante rilevare che il Partito comunista non crede che una rivoluzione possa essere frutto delle sue attività; esso persiste nel ritenere che la rivoluzione sia il portato di condizioni storiche che un partito non può altro che riconoscere e usare al fine di stabilire la dittatura del ·proletariato. Il comunismo è contrario alla teoria del famoso socialista francese, L. A. Blanqui, che una cospirazione bene organizzata possa rovesciare un governo borghese e procedere alla conquista del potere politico. È nella coincidenza delle condizioni storiche con la prospettiva di una insurrezione vittoriosa, che la teoria marxista può distinguersi dalla teoria di Blanqui. Lenin stesso ha esposto questo pen~ siero con la sua co:osueta precisione nella classica lettera su Marxismo e Insurrezione (') . ~, Per riuscire vittoriosa - egli scrisse - l'insurrezione non deve derivare dalla cospirazione, e nemmeno da un partito, ma dalle classi progressive. Questo è il primo punto. L'insuIIezione deve derivare dallo spirito rivoluzionario del popolo. Questo è il secondo punto. L'insuIIezione deve derivare dai momento cruciale nella storia dello .sviluppo della rivoluzione, quando l.'attività delle avanguardie del popolo C) Scritta al Comitato Centrale del Partito Bolscevico, 26-27 sett. 1917. I 81.) ote ~ Gino Bi~ffco 5
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