focata sulle forche di Napoli la Repubblica Partenopea (che era stata fondata nel 1799 con l'aiuto dell'esercito della Repubblica Francese), il popolino di Napoli, aizzato dai signori e nulla comprendendo, aveva accompagnato i patrioti all'esecuzione cantando: « Viva lu papa santu - c'ha mannatu li cannoncini - p'ammazzà li giacobini» (e cioè i patrioti repubblicani). Su ques.te cose veniva meditando (nel carcere dove era stato rinchiuso per la sua partecipazione alla Carboneria) -- GIUSEPPE MAZZINI, il più grande degli italiani moderni. Si cominciò a parlare del «popolo » Egli capì per primo in Italia che senza il popolo nulla si poteva fare; egli capì che l'indipendenza, l'unità, la libertà, il governo del popolo, l'abolizione della miseria e della sc~iavitù economica, erano come le tappe di uno stesso cammino per giungere alla totale liberazione éd evoluzione dell'uomo. . Ma Giuseppe Mazzini non era solo un pensatore, era anche un uomo d'azione, e perciò egli passò subito dal pensiero all'azione e con pochi amici fondò «La Giovine Italia» per diffondere in mezzo al popolo questi principi di liberazione e per chiamare il popolo a conquistare con le sue mani l'unità, la repubblica, la giustizia sociale. E siccome Mazzini credeva nella fratellanza dei popoli · liberi; egli fondò pure la « Giovine Europa » per diffondere questo ideale di libertà ·e di pace. Il simbolo della Giovine Eur(Jpa fu la foglia d'EDERA, che oggi è il simbolo del Partito Repubblicano Italiano. In quel tempo nacque, dunque, il programma fondamentale dei repubblicani italiani: unità, libertà, repubblica, giustizia sociale; Stati Uniti d'Europa. 6
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