Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

difficile finché non si superi la scissione. Ci sono da una parte e dall'altra delle gravi deficenze. E' grave abbusare i principi a strumenti tattici, come ranno 1 comunisti, ma è per lo meno altrettanto grave mantenere i prJnclpll e fare come se non eslstes.sero.,Ed è questo che, salvo rare eccezioni, hanno tatto i partiti socialisti, di fronte al fondamentale problema della Spagna. PER L'UNITA' Si tratta quindi di creare WlO stato d'animo propizio al processo dell'unità ed alla formazione di un'ideologia nuova che !accia tesoro dell'esperienza russa e l'arricchisca del motivi umanistici del socialismo occidentale. dannare l'unità d'azione mentre invece si tratta di spingere a fondo Il dinamismo proletario, cioè di Potenziare l'unità d'azione. In Italia abbiamo la classe operala che con noi, abbiamo I ceti medi ormai lna.ferrablll perchè mancano di assisi economica, abbiamo la plutocrazia nemloa di sempre. Come vincere se non si spinge a ronao il dinamismo proletario ? Nessuno più dell'oratore ha lavorato nel senso di approfondire i problemi teorici. Ma dobbiamo arrenderci all'evidenza delle cose. Al di la delle parole, al di à dell'apparente cinismo dei comunisti, cl sono delle paslzloni di ordine morale che sono eguali alle nostre. - E' commedia o non è commedia che dei comunisti si facciano ammazzare 1n Ispagna per la democrazia ? O la commedia non è invece di chi salta su a dire : - Non avete diritto voi di farvi ammaz• zare per la democrazia perchè non cl credete ... BISOGNA CREARE UN NUOVO STATO D'ANli\10 Noi vediamo la lotta antifascista in funzione dell'unità del proletariato. Certo 1 ~~m~n~!t1/:ra~~ ~r1~~ir1~n:: J~\'d~:; creato attorno all'unità d'azione. Ma no! da parte nostra non dobblamo accedere all'unità d'azione nè per rassegnazione, nè per disperazione, ma con la volontà cosciente di galvanizzare attorno ad un fulcro attivo t-utte le forze vive che da anni si battono in ordine sparso. Infatti non ci sono soltanto i socialisti ed 1 comunisti. Quando dei movimenti, come quello di e Oiust!zla e Libertà > o quello repubbllr:ano, esprimono delle personalità come quelle di Carlo Rosselll o di Pacclardl è segno che hanno una forza vitale. Il partito deve avere !lducia 1n sè stesso e deve andare alle soluzioni unlt.arie e di massa. Chi crede nella vitalità del partito deve marciare nella direzione indic11ta do. Nennl B o o•eca Gino B1dnco E l'oratore viene alla questione dell't.rnione Popolare. senza organizzazioni di massa 11 Fronte Popolare non è niente. Dietro 11 Fronte Popolare spagnuolo c'è l'esercito popolare. Dietro 11 Fronte Popolare francese cl sono i sindacati. Noi dobbiamo cercare anche noi la via per creare un'organizzazione di massa. I tentativi che tacciamo qui sono, 1n forma microscopica, ciò che si farà in Italia. 011 italiani che sono in Francia non sono diversi da quelli che sono 1n Italia. Da.i risultati che -avremo qui potremo misurare il grado di maturità delle masse. E l'oratore conclude : - Ho voluto suscitare uno stato d'animo, prospettare nella sua vera luce 11 dramma della Russia, mostrare che senza l'unità d'azione non c'è lotta antifascista possibile. Adesso U Partito deliberi tenendo presente che la cosa peggiore è la confusione. ---♦--- LA DISCUSSIONE Marchi .'tforchi (B:1rcclloua). Porta al Coni;rc~~o una ilo1•pia 1e,,1imoni:rnu sul l:n•oro in hali:t ai quale ha p:trlecipato finché ha potuto e ,uJ Ja. voro in S11agna. In Italia la parola d'ordine della riconcili:u;ione non puo' sonare che scherno J>erché fra f:u1ci,,1i e an1if1ucis1i c'C lolla a morie. D'altra parto c..hte il problen1:1 di ,b1occare iJ fasci,mo, ma a qucuo non si J)cn·errà con Furbesche abili1à. Il luoro fr3 &ocialisti e comunis1i ,i fa, ma ci 1000 difficohii do,·ute alla mc111:1li1àde1li uni e Jegli altri. Il movimen• IO socialista è aempre gagli:1rdo. In ls11:1g110or• mai la tendenza ftuioni,ta incontra mohe re• tittcruc. Nell'uni1à d'a2io1,1e bisogna pretcn·are la fisionomia del Par1i10 : :1ll'Unioue Popohre non ,i 1,uo' aderire Jler il suo earallere elcrogcnco e confusion:trio. Il saluto delle donne socialiste Ll'l compagna Ei:a porta :ti Cougrc,,.o il sa• Iulo do.Ile donne socialiile. Rende oma~gio ol• fa donna ap:1gnola che quando l'c«:rci10 11011 esis1eva ancora si e b:ittula sulle harric,,1e e tulle trincee. Anche in halì:t lOno S))4'~~ole donne che danno l'esempio, e que,10 è 3\"'CIIII• lo ancora recen1emen1e quando Je donne han l)fOICtlalo conlro l'inten·ento fa~ciHa in h-J)a• gua. 11 partito den~ aiu1are il 1rup110 e A nnB Kulisciotr ,, a for rmatecre 11 mo,imento fem• minile. La com1>:1gn:1 A.,uonioleui rifcri~c sulla riu, nione delle fomig_lie dei combattenti in hp:1gna alla quale ba partecipato, u~i<'me al com• J>agno Tagliabo,cbi, J>er mand:110 del Congre,i. to. Lo spe1ucolo di fede e di coraggio che d:11• no le mogli, le madri e i &gli dei comb:ntcnti in I,pagna è nmpliumcnto magni6to.

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