Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

strosi che può produrre un modo errato cordo sulla necessità. di un ruolo aut.odi porre il problema del rapporti tra i;o- nomo del partito e sulla difesa delle poclalLsti e comunisti. sizlonl Ideologiche del socialismo, e clò non per e patriottismo> di partito, ma UNITA' D'AZIONE nell'Interesse della causa antifascista. MA SAPENDO DOVE $1 VA L'esame che l'oratore ha fatto della situazione interna ed Internazionale lo porSulla questione dell'Unione Popolare ta alla conclusione che l'asse del fronte Tasca pensa che si sia troppo detto sen- antifascista passa per il soclallsmo. Facza toccar l'essenziale. E l' essenziale qua- clamo l'unita d'azione, ma sapendo dove l'è? E' che se siamo politicamente d'accor- si va. Manovriamo se è necessario, com'è do col comunisti, la questione dell'Unione certamente necessario, ma sapendo quali Popolare non presenta più serie difficoltà, sono i limiti della manovra. Quanto più se non siamo d'accordo, non c'è Unione noi possederemo una bussola, tanto più Popolare possibile. I noi potremo spingersi lontano nella maLa conclusione di Tasca è questa. Il novra polltica e nell'unità d'azione col copunto che può fare precipitare i dlssensl munisti. che esistono fra noi in conmtto o che può Al disopra di tutto poniamo la nostra met~rcl d'accordo è se siamo o no d'ac- volontà di far trionfare il socialismo. L'appassionato discorso di Saragat La seduta pomeridiana è ripresa alle 14,30. Presiede Azzi, ex-commissario politico del Battaglione OarlbalcH. Saragat. Si richiama per quanto concerne i problemi lnternazionalt alla sua relazione scritta. Interviene ora nella discussione generale. Ha udito con molto interesse l discorsi di Nenni e di Tasca. Il dlssldlo che si è voluto sottolineare è meno politico che di stati d'animo. Riferendosi alla lezione di geografia polltica fatta dal compagno Tasca, dice che nell'anallsl di Tasca le cose le abbiamo vlste in una situazione statica mentre invece bisogna vederle nella loro situazione dinamica, cioè in movimento. LA ~fiNACCIA DI GUERRA FATTORE oo,nNANTE La. minacela di guerra, la guerra in atto, sono i !attori domlnant1. Il periodo imperialistico si è concluso con la guerra mondiale. Dopo il 1918 l'imperialismo tradizionale si e trasformato in fru:;clsmo. Nel sistema imperialista la guerra è al ser• vizio del capitallsmo. Nel sistema fascista lo stesso capitalismo è al servizio della guerra. Perchè si è sviluppato il fascismo ? Per rispondere bisogna risalire alla rivoluzione russa. La borghesia sa che ogni guerra non risolve soltanto i suoi problemi ma può provocare l'insurrezione vittoriosa del popalo. Di qui la duplice esigenza del fascismo : la guerra, ma accompagnata all'Interno di un regime terroristico preventivo che spezzi le oppQSl.zlonl,non soJo sul plano dell'organlzzazlone e della propaganda,. ma sul terreno stesso della libertà del pensiero. Nella situazione creata dal fascismo la posizione dei partiti soclallstl non può più essere queJla di prima della guerra. Il capitalismo non è più quello dl 20 anni ra. La reazione non e plù quella dl venti anni fa. Noi non siamo più gli stessi. La democrazia di cui parllamo ha un alt.ro contenuto. Il linguaggio è rimasto quel che era. Le cose sono diverse. IL PROBLEMA RUSSO Saragat trova strano 11 modo con cui Tasca ha esaminato li problema russo, concludendo con un : speriamo e collocandosi da un punto di vista di critica nprloristlca. La Russia non è un mondo misterioso ma è il prodotto di una situazione determinata. Sorta dalla guerra come rivoluzione marxista, la fLslonomia della Russia sarebbe oggi del tutto diversa se avesse potuto universalizzarsl La tragedia della Russia sta nella incapacità del proletariati occidentali a fare ed a 1>0rtare a termine la loro rivoluzione. Di tale incapacità 1 comunisti portano una parte considerevole di responsabilità. Ma ci sono anche le nostre resJ)OnsablUt.à.Ed allora noi non possiamo collocarci nei confronti della Russia - che oggi respira in una atmosfera di stato d'assedio a cau.sa della minaccia tedesco-giapwnese - come del giudici che distribuiscono n torto e la ragione, ma dobbiamo vivere U suo dramma, che è il nostro dramma, che è JJ dramma della scissione proletaria. - Io non credo che quando Hitler e Mussolini s1 preparano ad attaccare la RussJa, si possa guardare al fenomeno russo con spirlto critlco. La situazione del proletariato resterà - 13 - Bo o•eca Gino 1:31.Jnc<'

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