Giuseppe Faravelli - Per l'autonomia del Partito socialista

La coscienza socialista La v~rità è che la coscienza di classe, la coscienza rivoluzionaria, la coscienza socialista, è un lungo e fati:coso e nient-,, affatto rettilineo processo di formazione, che richiede determinate condizioni economiche e storiche e si attua non immediatamente, bensì attraverso var:e fasi della lotta di classe, che cangiano a seconda dei paesi e delle circostanze obiettive. E' un punto d'arrivo, non di partenza. Nella storia del movimento, operaio abbiamo visto e vediamo ancora purtroppo molto spesso prevalere una solidarietà non di classe, ma di categoria e l'azione prol~taria ridurs-, ad uno sterile corporativismo riformfsta del quale avvantaggiano soltanto alcune élites operait>, ovvero gli operai di determin~ti settori e· regioni, a danno degli altri operai e dei contadini. Abbiamo visto inoltre e vediamo ancora la lotta di classe proletaria limitarsi ad una opposizione puramente negativa contro la classe e la società capitalista. E' il caso del luddismo, che non si verifica soltanto contro le macchine, come nei primordi della società capitalistica, ma anche contro le istituzioni politiche della democrazia, ed è il massimalismo. Se il corporativ:smo operaistico è riformista, questo atteggiamento negativo, questo luddismo, questo massimalismo, non animato dai valori universali e costruttivi del social~smo, ma volto alla semplice demolizione, non è che inconcludente sovversivismo. Soltanto quando la coscienza della classe proletaria si an:mi di quei valori un:versali e costruttivi, la classe proletaria è veramente rivoluzionaria, ossia socialista. Soltanto quando l'azione del proletariato sia sostenuta - più che da desèderio di mera sovversione o dalla fiducia in vantaggi personali o di categoria - da un'esigenza di libertà e dalla visione di un risullato lontano a beneficio dell'umanità intiera, e s:a sostenuta dalla capacità politica, tecnica, morale che abiliti la classe a porsi veramente come classe dirigente idonea all'esercitio del potere, soltanto allora la classe proletaria diventa rappresentante di tutti gli interessi legittimi offesi dal capitalismo, e suscita intorno a sè ed al partito che ne è la espressione politica - il Partito socialista - la simpatia ed il consenso attivo di tutti i ceti del lavoro. Ed· il Partito socialista, cessando di essere un puro partito di proletaiiato operaio, diventa il Partito di tutta la classe lavoratrice. Ora ditemi voi se una classe la quale sia tutta presa dalla visione, di una società nella quale le ing:ustizie sociali siano abo9 B b oteca Gino Bianco

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