Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

I Jl!JASSACRIDELL' ARMENIA . . ~ '· n~ees~ario che voi avanziate ancora p~r dieci o dodicì ore di marcia perchè noi possiamo perve~1re a raggiungervi. « La fame è atroce. Anche i Kurdi, non hanno più pane e, p_erciò non possono darcene. « Abbiamo organizzato un ~ervìzio, - unico nel . suo genere, _che co11siste nel port~re sulle spalle i \più sfiniti dei nostri per trasp·ortarli d1i 1 villaggio in villaggio alla ricerca ·di un piccolo pezzo d~ pane di « guelguel », ma questa ricerca è vana. « La carità si è esaurita. Nessuno ha più nulla da darci. « Sopratutto è terrih_~le vedere_ i nostri bambi1ri soffrire: i poveri piccini muoiono gridando la loro fame. Ora il padre e i figli, la madr,e e il bambi1110, il fratello e la sorella, si abbandonano l'uno accan~ all'altro. Ognuno non pensa che alla propria salute: e cerca per propr1io conto i pezzetti di , p_ane che sono introvabili. ccIn una· situazione così ccitica abbiamo deciso di inviare a Vostra Eccellenza due delegàti,- di cui uno è Mohamed-Agha al quale, lo ripetiamo, dobbiamo se siamo sfuggiti al furore e agli yatagans del governatore turco e dei Kurdi e l'altro un Armeno, Arakel Avedissian, per chiedervi in. nome di questi fanoiul1i dei socco(fsi che ci possano permettere di calmare la nostra fame ~ di raggiung_erv,iicon le nostre famiglie. Biblioteca Gino ianco • I

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