Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

,, I MASSACRI DELL' ARMENÌÀ , dietro UD8: p_iattaforma di obice e li lanciò a;ll'a'ttacco in una notte oscura. Gli Armeni vigilavano: respjinser-o vittoriosamente il nemico, che ripillegò lasciando sul terre110 numerosj morti. « le, non mi aspettavo t1na si1nile resisten~a )), confessò l'ufficiale tedesco. che, due giorni dopo lo scacco, lasciò Van. * *' * Disgrazi,atamente comi11ciarono ,a di~inuire i, viveri; il vettovagliamento era impossibile. Tuttavia non si vo1llero rimandare i quindici o ventimila contadini <lei vilayet, rifugiatisi in Y an, poichè il loro invio avrebbe significato la loro condanna a 1norte. I Comitati tenevano alto il coraggio della po- _polazio~e, an11unziando il prossimo arrivo dell 'esercito russo.· Ma il te1npo passava e· la situazione degli assediati si faceva di giorno in giorno più precaria. Finalmente, una sera, si conobbe l'en .. trata a Serai, ad appena 30 cl1ilometri da Van, del corpo dei volontari Armeni, avanguardia delle truppe russe. Era la liberazione! Gli assediati si · dettero in preda alla gioia, al delirio. Era tempo! Il pane e le ,munizioni erano finiti ... Il 16 maggio, nel ca~po ottomano, Djevdet hey ricevette da un caimakan la notizia uffic_iale del1'avvicinarsi dei russi. Immediatamente raggi,unge con i suoi funzionari i battelli ancorati nel porto... , E' la fuga!_... Questa fuga dei turchi, borghesi - 113 ~ Biblioteca Gino Bianco

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