Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

I ' HE.NR-Y BARBY: ., tale accani,mento che lanciarono, secondo le cifre date dal console d 'ltalia nel suo rapporto, 10.000 obici sulla cc città )) ~ 6.000 sui << giardi11i >). *** Sul Z~mzem~Maghara, dal quale io domino la « città )), ascolto i compagni di vriagg1io- volon .. tari Arme~i clell 'esercito russo - raccontarmi le epiche peripezie di quell'assedìo, che si leggono ancora tracc_i:ate nello stesso suolo.· Ecco le trincee scavate sotto l 'u1·.agano dei proiettili turchi e che accerchìano sémpre il quartiere Armeno; ecco, .i 1avo1·i di difesa eh.e i ca1-1noni ottoxnani distrussero ogni giorno e che, ogni notte, rinascevano im·prendlb:ili; ecco le caserme turche prese d'assalto in folli attacchi; ecco le ridotte, nelle quali la, fanfara delle scuole armene - ragazzi _dai 13 ai 16 anni -- sotto· la mitraglia nemica, suonav1a instancabilmente anche durante il magg;ior furore degli assalti, così che Djevdet bey, un giorno, esasperato, non potè impedirsi cli gridare: « Mi faranno di• ventare idrofobo con la loro musica! >). La lotta fu accanita; le posizioni i1nportanti ., passavano da una mano all'altra, durante assalti ,· ' furio~i; dappertutto scoppiavano inc1 e;ndi; i Tur• chi f3:cevano un fuoco continuo; m.a non poterono ottenere alcun vantaggio. Nei prin1i giorni di magg~o, un ufficiale tedesco venne a comandarli. Riu- ~1ì tutti i can1)oni sopra un'altura, per proteggere i suoi soldati che fece avanzare arrampicandosi - 112 .Biblioteca <Sino Bt'anc~ . ,. :I

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