Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

« Una n1attir1a~ queste i1npo11enti forze invasero ad un tempo ogni passo ·della montagna. Gli insorti si difesero disperatamente, ma. la sproporzione era troppio grande. I Turchi, a poco a poco, g·uadagnarono terreno, si 1impad1·onirono delle cin1e e<> al calar del sole, soltanto un burrone separava ancora· j combattenti. cc Certi della vittoria i Tu1·chi decisero di aspettare il. giorno per farla finita )). *** (C Gli insorti perdettero ogni speranza di salvez- .. ~ za. I loro cap,i, in ~!I ·suprem·o consiglio, riBolvetw tero di tentare un colpo disperato:" strisciare, col favore della notte, intor110 alle posiz.ioni turche, e, dopo .averlo accerchiato, sorprendere il nemico. Nello stesso tempo da ogni parte, con improvvisa fucileria, Jar seguito co11 un attacco generale. « La perfetta conoscenza che gl'insorti avevano della foresta, dei suoi sentieri e delle roccie della mo11tagna, rese loro p,o~sisibilè1'esecuziou.e di quel piano disperato. Senza run1ore, strisciarono nell'o- ; scurità e quando l'accerchiainento dei turchi fu quasi del tutto completato, si slanciarono in massa contro f>accampan1ento nen1ico. cc I Turchi, sorpresi in pieno sonno· dall'assalto inaspettato furono ben presto posti in pieno disor• , . dine: nelle tenebre si urtavano ir.a loro, inèappa- . vano contro le roccie, scombussolati ancor più dagli ordini contr~dditori dei loro uffici1ali che cerca- ~ 10_1 Biblioteca Gino Bianco

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