Leone Gurekian - L'Armenia nell'anima italiana

• popolo armeno nel numero dei suoi Alleati e si impegni a rico- « struire l'Armenia, come la Polonia. in nazione libera e indi- • pendente•· Malgrado che questo nobile voto non ebbe il desiderato e legittimo suo compimento. malgrado la perfida ritirata della Russia bolscevita, che la espose una seconda volta alla devastazione turca, l'Armenia, fiduciosa nella lealtii dei suoi reali e maggiori Alleati, sempre dignitosa e con entusiasmo, continuò la lotta, partecipando, col suo ultimo respiro, in Palestina, in Mesapotamia e nel Caucaso, per non deporre le armi che alla resa della Turchia alle condizioni imposte del gene1·aleAllenby. • * * La questione armena rimane assopita Yerso l'autunno dello stesso anno, per risorgere più YiYa nella primavera del 1918. Il successo effimero, ma disastroso, del perfido nemico dell'Italia, lungi dell'ottenere il desiderato suo intento doveva, martellando la compagine della nazione, condurre con un nuovo impeto l'esercito italiano per inchiodare l'aggressore sulla linea che non doveva oltrepassare. In quelle ore angosciose per l'Italia, il cuore dell'Armenia pure sanguinò insieme. Le cime nevose vedevano, per una volta ancora, le orde tedesche e turche invadere le ubertose pianure venete. Venute in cerca del bottino esse, in vece, trovarono la tomba ed i fiumi per giorni trasportarono i loro cadaveri mutilati. Grappa e Piave, al par dell'Ararat e del fiume Arax dell'Armenia - per il qual ultimo Virgilio cantò e Pontem indigna,tiis Arw.us - colle gesta degli eroi s'immortalarono come sacri idoli della Patria. Gli armeni seguono le carovane dei rifugiati delle terre invase, collo stesso odio di vendetta nel cuore. 81b1otecaGmo.Bianco I j ~

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