Miscellanea del giorno - 1847

SE SI.\ POSSIBILE RIFORJIJ\RE STi\BlLllE~TE LO STUO ECCJ,ESL\STICO. E pcrchè sono alcuni d'opinione, che ' l ben essere delle cose d'Italia dipende dalla chiesa di Roma , voglio contro ad essa di.scorrcrc quelle ragioni che mi occorrono, c ne allegherò due potentissime, le quali secondo mc, non hanno rcpugnanza . La prima è, che per gli esempi rei di quella corte, questa provincia ha perduto ogni divozione ed ogni religione: il che s i tira dietro infiniti inconvenienti c infiniti disordini ; pcrchè cosl come dov'è religione si presuppone ogni bene , cosi dov'ella manca si presuppone il contrario. Abbiamo adunque con la chiesa c coi preti noi Italiani questo primo obbligo, d'essere diventati senza religione c cattivi; ma ne abbiamo ancora un maggiore, il quale è cag ione della rovina nostra. Questo è che la chiesa ha tenuto c tiene qu esta nostra provincia divisa. E veramente alcuna JHOvincia non fu mai unita o feli ce, se 1!1 non viene tutta all'ubbidienza d'una repubbli ca o d'un principe, com'è avvenuto alla Francia e alla Spagna. E la cagione che la Italia non s ia in quel medes imo termine , nè abbia anche ella o una repubblica o un prin ci pe che la governi, è solamente la chiesa; perchè avendovi abitato e tenuto imperi o temporale , non è stata sl potente, nè di tal virtù che l'abbia potuto occupare il restante d' Italia e farsene principe. E non è stata dall'altra parte sl debole , che, per paura di non perdere il dominio delle cose temporali, la non abbia potuto convoca re un potente che la difenda contro a quello che in Italia fosse divcn: tato troppo potente, come si è veduto anticamente per assa1 esperienze, quando mediante CarloMa gno la ne carciò i Lom: bardi, ch'erano già quasi re di tutta Italia , c quando ne' tempi

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