Miscellanea del giorno - 1847

1~.!\. UOU'rE DEL POE'I.'A VI'.l'ALIS NELLO SPEDALE DI STOCKDOLM (f ). I n tetra sala • che a quei mille è tomba, Che miseria colpì del suo flagello , Spirto gentil col gemer di colomba Giace. e nel serto folgorò sì bello Siccome il primo Sol dell'Universo Nell'aer puro, vivido, novello. Ala d'amor fu il suo tenero verso , Un inno del più dolce Cherubino Dalla nota mortai tutto diverso. Ed il cigno tcbano • c il venosino, Resi già fiochi per venduto ingegno , Restarsi in basso al voi di quel divino. Più ~ittadin del ciel che del vii regno D1 questo fango , che terra si chiama , Viver lungo tra i corvi ebbe a disdegno.

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