Miscellanea del giorno - 1847

( 109 ) polo, che la fatalit~t lasciava in balìa d'un tiranno. Ed oggi smentirei me stesso , accettando la distinzione che la generosi tà del governo vuole comparti rmi . La legione mi ba trovato colonnello nell'esercito; come tale mi accettò suo capo; c come tale io la lasceio , una volta compito il voto che abbiamo offerto al popolo orientale. La fatica , la gloria , i rovesci , che possano ancora toccare alla legione ita liana, spero dividere fino all'ultimo. Rendo infinite grazie al governo c non accetto la mia promozione del decreto 16 febbraio . .La legione italiana ·accetta riconoscenle la distinzione sublime che il governo le decreto il l marzo. Una sola cosa chied iamo i miei ufficìali , la legione, cd io , cd è questa : che siccome spontanea e indipendente fu l' amministraz ione economica, la formaz1one e la gerarchia del corpo fino dal suo principio, eli ' abbia a continuare sullo stesso piede; c chiediamo quindi a V. E. voglia compiacersi d'annullare le promozioni , di cui tratta il decreto t O febbraio relativamente agli individui che compongono la legione italiana. Dio sia per molti anni con Y. E. G IUSEPPE G ARIBALDI . Questa non arrogante fierezza, questa fed eltà alle abbracciate dottrine poli tiche, sacrificando gli onori, questa degna compassione per le svent~re de' fratelli, donando ciò che gli venne donato. 1nentcrebbcro dagl'Italiani onorati in sì nobile concittadino. altra ricompensa che le mie lodi. Cio valga a scolp1re nella

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