Osvaldo Gnocchi Viani - Abbecedario dell'economia sociale

- 13 - questa base non staccarmi mai, pe,·chè, se mi stacco, perdo la bussola direttiva e nauf,•ago contro gli scogli degli errori, che poi uella società si convertono in immoralità. Ora, prendendo come base di giudizio la personalità umana, il lavoro non può essere adoperato se non come una facoltà delt' uomo, una capacità personate, non mai - lo si no1i bene e lo si tenga ben fe1·mo nella men te - non mai come una merce, altrimenti sarete necessariamente costretti a considerare merce anche l'uomo che lavora, perché - come abbiamo visto - non è possibile fare dell' uomo e della sua forza di lavoro due cose separate. La Economia Sociale è la scienza che combatte questo errore in nome della verità, e, in pari tempo, della umanità. E tanto è ci6 vero che, oggi, precisamente perché - per un malaugurato errore - si considera il taooro come una merce, v-,ngono considerati come merce, e non come ur,mini, milioni e milioni di lavoratori. Conchiudo questo s11coodo capitolo con queste due verità scientifiche e umane: Il capitate deve essere uno stromento di giustizia economica. La forza o capacità di lavoro non deve essere considerata una merce, ma una facoltà umana.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==