Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967

militare vanno nel Canada ove intendono rimanere non ostante l'an– tagonismo delle loro famiglie. Benchè siano pedinati dagli agenti del Federa! Bureau of Investigation e della Centra! Intelligence Agency, finora codesti disertori sono tollerati dalle autorità canadesi le quali incoraggiano l'immigrazione dei giovani nel vasto disabitato Canada, specialmente di giovani intellettuali provenienti dagli U.S.A., sia pure sotto circostanze eccezionali. Fra questi pacifisti vi sono individui di tutte le tendenze politi– che: anarchici, comunisti, socialisti, religiosi che hanno in comune l'odio contro la guerra, che aborrono la violenza, in special modo la violenza organizzata dallo stato; individui disgustati dalla politica dittatoriale, imperialista, totalitaria del governo statunitense, la quale pretende di elargire lezioni di democrazia a tutto il mondo mediante la diplomazia corrotta e corruttrice del dollaro. Va da sè che non ci sono cifre precise sul numero di codesti fuo– rusciti. Alcuni giornalisti parlano di duemila, altri del doppio, ma è certo che ammontano a parecchie migliaia in tutto il Canada. A Toronto esiste una organizzazione di solidarietà denominata Student Union for Peace Action, la quale aiuta i fuggiaschi della leva militare a sorn~ontare le difficoltà economiche e politiche incontrate nel nuovo paese poichè in fin dei conti, se 1e autorità chiudono un occhio, il Canada è una colonia economica degli Stati Uniti e le ditte statuni– tensi hanno le braccia lunghe e le spie fitte e maligne. La nota pacifista Joan Baez sostiene che questi giovani dovrebbe– ro rimanere negli Stati Uniti per combattere contro la guerra con maggiore efficacia, invece di fuggire e nascondersi nel Canada; ma evidentemente ciascuno lotta contro la guerra del Vietnam e contro l'imperialismo di Washington alla propria maniera secondo la propria coscienza, le proprie attitudini e le circostanze della propria esistenza. Di recente fece molto rumore il caso del capitano medico Howard Levy il quale fu condannato a tre anni di prigione da un tribunale militare a Fort Jackson, South Carolina, perchè si era rifiutato di istruire il personale medico aggregato al corpo speciale dei « Green Berets » combattenti nel Vietnam. Il capitano Levy dichiarò ai giu– dici militari che i « Green Berets )> (i berretti verdi) si distinguono per la loro sanguinaria brutalità nei villaggi del Vietnam; quindi in– segnando medicina agli infermieri e ag1i aiutanti medici che si sa- 389

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