Volontà - anno XVII - n.3 - marzo 1964

differenziano i poli estremi, ma questo permette loro di r:1.ccoglierc le punte che vanno - e negli uni e negli ::iltri - dalla estrema destra alla sinistra, e che qualche tempo addietro fece sorgere in qualcuno la speranza in una facile quanto pronta disorganizzazione v disocciazionc delle due grosse formazioni e negli elementi che si sarebbero stacco.ti e con loro trovare i mezzi e le ragioni per dare vita ad una terza fon;a, anche se molto cterngenea. Il tempo e gli avvenimenti hanno dimoslrato quanto fossero infondate mli speranze. Nessun partito di governo od aspirante al governo poteva e può creare la terza forza, legati come sono alla «politica» dei loro governi. Solo l'anarchismo può essere l':rnim;itorc di questa nuova forza, può rap· presentare realmente questa forza che potrebbe arrestare la politica suicida dei due blocchi; solo gli anarchici, con quelle fon;e non legate alla politica di governo di alcun paese, ma che sono animate da spirito libertario e sopra-na– zionale, come quella che in Inghilterra cd altrove segue i metodi e le iniziative sostenute dal filosofo Bertrand Russe! nella lolta contro la guerra. Tutle le altre forze anche se richiamantisi al socialismo, socialdemocratico o di sinistra, ma legate alla politica generale, non possono portare nessun contributo vale· vole, anche se, affermassero di voler rnporesentarc e di voler partecipare alla creazione di questa terza forLa. Esse sono, per le loro concezioni, le loro aspi– razioni e la loro politica governaliva, ::tnche se non lo vogliono riconoscere, d'antemano legate ad una delle due forze in contrasto, ad una delle due forze pronte ad affrontarsi per il dominio del mondo, anche se ora si parla molto di possibili accordi. La terza forza non può rappresentare la «neutralità», l'indifferenza di fron– te all'una o all'altra soluzioni:.=del problema, all'una o all'altra delle forze con– kndentisi il predominio del mondo. Essa non può essere che una (orza altiva ed agente e che prende parte a11iva, che ha già scelto molto chiaramente la sua strada e la propria azione; essa, - la forza libertaria - è l'espressione di un modo diverso, sostanzialmente diwrso. di risolvere i problemi, un modo profondamente contrastante d'agire e di rcalizz~rc l'azione. Essa indica la terza via, quella che realmente può portare alla risoluzione dei problemi, che non sono solamente di «modi», ma piuttosto dì sostanza, di fondo. Sopratutto non intende conservare lo stato-quo, ma vuole ed agisce per il superamento ed il mutamento della situazion<> che p-:irta al pcrp~ltmrsi cl'alterni periodi di pace ad altri di tenibili guerre. QUINTO · Di fronte alla psicologia generale dei popoli e dei pote– ri che li governano, quale attitudine dovrehhe adottare l'anarchismo per accelerare la realizzazione dei suoi obbiettivi? Con l'ultimo comma: «di fronte all,1 psicologi,1 generale dei popoli e dei poteri che li governano, quale atlitudine dovrebbe adottare l'anarchismo per accelerare la realizzazione dei snoi obiettivi?» è messa in discussione tutta la pratica e i modi di propaganda (cioè di estrinsecazione del pensiero per ren– derlo comprensibile a tutti) del mov1me:nto an:irchico. 152

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