Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

Lettere dai lettori Letteratura arte e guerra Ho letto con piacere la prima parte dell'interessante saggio di E. Relgis, puh– blicato in Volomll. Relgis fa benissimo a mettere i punti sugli « i • in tema di coscienza, coerenza e responsabilità mornlc e letteraria, cosl come ha fatto bene ad accennare al volta– faccia di Anatolc France, il quale, dopo aver affermato: « ... si crede di morire per la patria e si muore invece per i /abbri– ca,11i di cannoni•, scrisse in seguito arti– coli degni di un qualsiasi sciovinista. lo non ho mai compreso - e, ancor meno, condiviso - l'ammirazione che hanno molli compagni e scrittori nostri per l'opera e per la personalità del Fran– ce. Ci si può sentire aitratti dallo stile ironico, dissolvente, dalla ;ma morale non conformista, ma il suo scetticismo - ro– mantico - non mette capo a nulla, non conduce a niente di positivo. Le sue po– sizioni contemplative sono non solo in– concludenti, ma anche circondale da una manifesta prudenza borghese. Non s'im– pegnò mai sino in fondo ed ignorò tut– to della vera vita sociale. Mi piace riportare qualche frase, di Gcorges Palante (in Pessimismo e Indivi– dualismo), con cui viene scolpita magi– stralmente Ja figura di A. France: e La sua opera è troppo impregnata d'indifferenza e di placidezza epicurea pcrchè possa mai esprimere un sentimento di ribelHone di. retta e Positiva contro Ja vita e la socie– tà ... Il nome che forse caratterizzerebbe meglio l'atteggiamento di Anatole France è quello di dilettantismo sociale•· Condivido pienamente questo giudizio. Charlemagne à Vienne (lsèrc) A. C. Non siamo al correme dei nominativi e de~li scritti di compagni nostri i quali hanno ammirato od ammirano l'opera let– teraria e la ,,ersonalità di A. France e, su tiuesto punto, non sappiamo davvero clte cosa dire. In via di s11pposjzio11e,ri– teniamo che quanti, senza cauto ed an. che sensibile spirito critico, si sono av– vicinati o si avvicinano agli scritti del Premio Nobel 1921, sono effettivameme al/ralli tlalla perfezione formale che, in– dubbiamente, promana dall'opera di cqucl– J'abate di Anatole France•, come lo chia– ma Arrigo Cajumi, nonchè dalle mani/e• state simpatie (epidermiche? se si vuole!) ver la causa sociale, che vanno dalle rela- 1,io11ico11 Jaurès allo schieramento, ac– canto al più (,ero avversario letterario, Zola, sino alla propaganda socialista ed tmticlcricale, documentate tlalle Opinions socialcs (1902), <la Le parti noir ( 1904), tlall'eglisc e1 la républiquc dello stesso anno, da Vcrs le tcmps mcìllcurs tlel 1906. Il fallo vero è che il France 11011 ebbe 11è una itleologia politica, nè un'etica sociale ben de(,nita da difendere; la sua pregevole 221

RkJQdWJsaXNoZXIy