Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

care ai privilegi che costoro ave11a,w acquisito, percl1è (e avevano già in– cominciato a farlo), da buoni 1xitrioti avrebbero trasferito i loro capitali all'estero. E nel campo della politica internazi-Onale fu costretto ad ap– poggiare il << non intervento )J negli affari della Spagna e così accadde clic un governo socialista trad"i la ç<w.sadella libertà del popolo spagnolo. Quanti esempi si potrebbero trova,re per dimostrare che il meccani– smo governativo, come tutti i meccanismi delle Chiese, dei Sindaroti, dei Partiti, divora anche gli uo,nini che vi arrivano armati delle miglio– ri intenzi-Oni. Ho detto che non è con delle vittorie elettorali che si difende la causa della libertà. 1 risultati di uria competizione elettorale hanno un valore effimero, durano lo .,;,xni.o, molte volte, di un mattino. Ancora esempi. Le elezioni spagnole del 14 aprile 1931 diedero i seguenti risultati: eletti, 5.000 candidati repubblicani e 22.000 candidati mo· narchici. La monarchi.a usciva vittoriosa dalle elezioni. EJJpu.re, Alfonso 111 pensò bene di fare le valigie, cioè di abdicare perchè sentiva che il popolo voleva la repubblica. Sempre in Spagna, nel febbraio 1936, ci fu la grande vittoria eletto• rale del fronte popolare, cioè dei part.iti di sinistra, ma il 19 lu.glio 1936 vi fu. il putsch militare franchi.fòta che scatenò la guerra civile con i ri– sultati clre tutti sanno. Forse, se il popolo non si fosse fatto troppe illu– sioni con quella vittoria elettorale, avrebbe vigilato di più sulle sue li– bertà e gli avvenimenti avrebbero potuto prerukre una piega ben di.versa. E si co,wsce la fine del dittalore ve,rezuelano Pere:: Jimenez rumo• stante che neppure un mese prima avesse avuto un trionfo elettorale. Per tornare a noi: conserveremo il diritto di scrivere, di parlare, di agire in difesa della libertà finchè coloro che ci governano sentono che il popolo è ben deciso a non mvllare le poche libertà che sono ancora in su.o potere, Se la recente cerimonia della Resistenza a Roma (troppo cerimonia, vi mancava proprio lo spirito di, resistenza) è sta.la fatta, è perchè in tutta Italia vi erano state proteste violenti contro i tentativi govenrativi di sabotarla o di farla fallire. Ed anche la recente sentenza di condanna del tribunale di Firenze contro il vescovo di Prato riflette - senza per <Jnesto dubitare dell'obiettività mostrata in quell' occa.sio,ie dai giudici - i sentimenti, le volontà di larghi strati della popolazi-Onc italiana di fronte ad un problema in cui era in gioco una delle libertà fon• damentali degli uomini. Gli anarchici dicono che le elezioni sono un inganno: infatti, chi lia più danaro, amicizie altolocate, privilegi, posizioni economiche, politi– che e religiose solide, ha più probabilità di inviare eletti alla Camera (basta pensare al successo rii /..,auro nelle elezioni regionali della Sarde– gna). Perciò giudichiamo negativo e nefasto il lavoro dei politici e dei preti in queste occasioni. Essi chiedono al popolo soltanto ubbidienza, mentre bisognerebbe risvegliare lo spirito di resistenza, fare appello alle sue capacità e forze creative. 169

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