Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

pulsare fiduciosi verso un comune ideale. li disordine edilizio non è che un riflesso del disordine economico, del. la mancanza di ideali sociali. In una parola è il simbolo pili appariscen– te della crisi della civiltà contempo– ranea, che nucora si attarda a sce– gliere tra Iddio e ,Mammona. La no– stra società ipocritamente moslra di voler servire ambedue, quando in. vece è venuto il tempo di una scelta impegnativa. Ecco perchè ]a citti1 si espande in modo disorganico per fi– ni unicamente egoistici, materiali– stici, speculativi, senza un vero pia. no derivante da una visione generale dclln vita. E non potrì1 smentirci Ja presenza, spesso incompiuta, di <1ualche quartiere modello, di qual– che casa esemplare, perchè essi ri– mangono come campi arati ai mar– gini di una foresta incolta. Troppo spesso in ciuesta societl1 de– cadente, la cultura - distaccata da una vera coscienza 1norale - si ri– duce a <1uella sanzionata dai diplomi e dalle lauree, senza possibili inci– sioni sul modo di pensare e sul modo di vi\'ere. Ep1>ure se la religiositi1 e la cultura dello spirito non gitmge– ranno ad ispirare la totalità della vita finiranno per essere travolle. La nostra resurrezione potrebbe solo attuarsi giorno per giorno, ri– Jormanclo o rifacendo le strutture dello Stato, dando nuova responsa– biliti1 e mofalitù alle industrie, dnn– do vigore e autonomia ai sindacati, sottraendo, in una parola, il paese a <1ueldecadimento e torpore mora– Je verso il quale sta insensibilmente avviandosi. t <1uindi solo riorganiz– zando l'intera società italiana in vi. sta dcli' educazione e del bisogno, dandole un nuovo spirito e un vigo– re nuovo, che la tragica malattia morale causata dalla disoccupazione e dalla miseria JJ)Otrebbe dìnalmenle esaurirsi. Ma c'è un'altra ragione che ci fa riporre 1e nos1re speranze e quelle del popolo iialiano in un'azione di. versa, in un'azione autonoma; gli è che la societi1 nuova si crea solo al• traverso formule nuove, che sono personaliste e comunitarie; e il per. sonalismo comunitario si attua ri– creando giorno per giomo i nuovi organismi che siano Ja espressione di un crislianesimo sociale intima– mente senlito e che traggn dalle sue premesse teoriche adeguate conse. guenze pratiche. Perchè altrimenti, andando di questo passo, lo Stato diventa attrm,erso i partiti l'arbitro assoluto dei destini dell'individuo, poicbè esso tratta gli individuj come mezzi per rnggiungere dei fini_ Ogni uomo, anche i I più povero, il pili debole, non può apvartenere nllo Stato. Affinchè .la persona sia li– bera e riesca a possedere uu valore spirituale assoluto, infinitamente pilt importante e infinitamente piìt nito di ogni valore dell'ordine economi– co, e politico, occorre che lo Stato esisln per l'uomo e non già l'uomo per lo Stato. 1 Ques1a necessità è l'inverso dei sistemi congCf,'1l8Li e intrapresi dagli uomini della politica. Essi dovreb• bero risanare In situazione e trovare In soluzione dall'alto, attraverso la macchina della burocrazia centrale, In penombra delle commissioni e In potenza occulta degli apparati cli J)artito. Qualunque sia il nostro giu– dizio, questo macchinoso e ben di-– sordina10 proccaso non potrebbe di 305

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