Volontà - anno VIII - n.2 - 1 giugno 1954

periore. Egli ricorda che i due fratelli non sono morti nelle stesse con• dizioni: - Uno attaccava la sua patrUJ, l'altro la difendeva. Si possono trattare allo stesso modo l'uomo onesto e il colpevole? - Chi sa se aueste disti11:ioni sono valide tra i morti? - Un. 11cmicO,anche qmmdo è morto, non diviene per questo amico. - lo non so110,wt.a per condividere l'odio ma l'amore. A questa parola commovente, il re risponde con la condanna a morte: Ebbene! va nella tomba e ama i morti se laai bisogno cl' amare. Arriva Ismene; essa vorrebbe ora condividere la sorte della sorella, ntodre con lei. Anti:i;one non lo perme11e, e tenta di calmarla: Tu lwi scelto di vivere, io di morire. Abbi coraggio, vivi. Per m.c, la mia anima è già morta. Il re fa •portar via le due giovani. Ma suo figlio che è fidanzato ad Anti– gone, viene ad intercedere presso di lui per colei che ama. Il re scorge in questa mossa soltanto un nuovo att.entato alla sua autorità. Eg1i va violen– temente in collera sopratutto quando il giovane si permette di dire che il popolo ha pictit d'Antigone. li colloquio si volge subito in litigio. Il re esclama: - Forse clic 11011, spetta a me solo di comandare in questo paese? - Non v'è città clte sia cost1di un solo uomo. - Forse clic la citti, r1011 llf'/Wrtiene dull<JUeol capo? - Tu. ben potresti, a questo titolo, rcg1wre solo in, un paese deserto. li re si ostina; il giovane va in collera, non ottiene nulJa, e se ne va disperato. Alcuni citt,1clini di Tebe, che hanno assistito alla disputa, anuui– rano la potenza dell'amore: A more invincibile nella lotta, Amore, tu che ,,euetri nelle case, Tu che soggi.orni Sulle guance <lelicole delle fanciulle! Tu te ne vai oltre i mari. Tu entri nelle stt1lfo dei contadini. Nessuno t.i sfugge, nè trn gli dei immortali, Nè tra gli uomirti clic sol vivono un giorno E chiunque ,mia è folle. In <1uesto momento ap1>are Antigone condotta dal re. Egli la tiene per le mani e la trascina alla morte. Non la uccideranno, perchè i greci crede– \'aoo che port.tsse disgrazia versare il sangue d'una fanciulla; ma si farà di peggio. La si interrerà viva. La metteranno in una caverna e mureranno la caverna, perchè essa vi agonizzi lentamente nelle tenebre, affamata e asfìs- 123

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