Volontà - anno VIII - n.2 - 1 giugno 1954

si possa comlannare la guerra in sè, questo ,wn. cambia nulla del fatt.o in– disculibile che i criminali del « ter– zo Reich » furono gli unici respon.sa .– bili della secondn guerra momliale » Sempre a proposito deUa seconda guerra mondiale, scrive ancora iJ Ro– cker, nell'ultima parte delle sue Me– morie, cercando di sintetizzare iJ pro1>rio pensiero e spiegare il suo atteggiamento allo scatenarsi di tale eonOitto, portando nella discussione lutto l'ardore di parie, i.I !len1imento doloroso di chi ha visto coi propri occhi la spa,•cntosa 1ragcdi11 degli uomini liberi massacrali dai nazisti, d1c volevano la guerra, che la decan. lavnno: « Non si può pur/are in, ,ws– sm1 modo di u1111 distrib11::io11edella colp11bilità, poichè i fatti so11mvve– u11ti son trmto chiari che chiunque 11011, sia, cieco deve ttmmettcre clte gli. t1SMtssi11i e gli i,,cemliari ,lei 1< ter::o Rt>ich ), h,111110 ,,enslll.o con freddo cn/co/o e citlic11 brulalilà e, questa. guerra, l' lumno preparata e portnlll tu/ esecuzione, dopo che Hitler si coperse le spalle medifl11tP il patto con Stalin. R: stato Hitler che inaugurò in E11- rop11 il « pcri<xlo delle sorprese )> come cinicamente egli stesso lo chiamò. Il suo intervento e quello di Jl1usso– li11i nelfo guerra civile..spagnola fu il primo rmsso per 1111a nuova catastro– fe momli11le )> ••• « Nessuno può sost.e– ncre che l'Inghilterra., la Francia, la Polonia e gli Stai.i Uniti lrn,1110 volu– to fo guerra, clic fu loro imposi.a di– rettamente cfol/n conti,uw rapacità d' mw banda cli grmster politici J)••• e<&• si può 1mrlarc cli una colpa qua– hmque, essa esi.ste solo nel fatto che Inghilterra e Fmncia consentirono tra1tq11illamentc clic Hitler rompesse uno dopo l'llltro gli accordi ,lel trat– tato cli Versailles, che abbandonas– sero se11zll resistenza l'Austria e la Cecoslovacchin alla barbarie nazi.si.a, impe<Jissero che i Trusts capitalistici, preoccupai.i. solo dei loro gua,logni, consegnassero " Hitler durante anni ,.,1 wmi, materie prime ecl altre cose che gli occorrevano />Cri suoi prepa– rativi bellici ». 2 In <1ues1a sua J)ar– licolnre presa di posizione e nel dire le piì1 crude verità contro il nazi– smo, suggerite dalla volonti1 di stron– c;are uno dei regimi piì1 ncfondi che abbiano colpito l'umanità, potrebbe sembrare un voler ]}lllire da ogni col1rn gli imperialisti dell'altra spon. da, 11111 non è così. Anche ahrove egli ribatlc questo suo punto di vi– sta, negli articoli pubblicati oel giornale di Buenos Aires « La Pro– tesla >), e che furono pili tardi rac– colti in volumi sotto il titolo <e La segwula guerra mumlial J).:s Quello che preme al Rocker è di rilevare che in gioco non vi era so– lumcnlc la sconfitta miliLure di de– terminali gruppi etnici, bensì la di– struzione di ogni con<1uista spiritua– le l' culturale che lentamente si e– rano andate affermando in Europa nd rnrso di molli secoli. I nazisti avi::vano distrutto inlcnzionahnente 111110 il rru110 culturale della comu– nilà tedesca cd avevano strappato ,,iolcntementc la Gcrinania dal Cir– colo di vita nel quale si erano affer– nrntc tutte le sue aspirazioni cul– lurali e le sue J)Ossibilitit di svilupJ>O. Troppo 1>rofo11damentc aveva scn- 1i10 la necessità di lottare contro il : Op. cit., pag. 414. 3 « ta Segunda guerra mundial: lnter– prewciones y en.sayos cle un lwmbre libre». R. Rockcr, Buenos Ayres 19.13,pp. 214. Jl5

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