Volontà - anno VI - n.4 - 29 febbraio 1952

In fondo, sulla soglia d'uno di quei casolari, forse incuriosita dal.l'·im– provviso silenzio del motore, apparve una vecchia cenciosa con un bambino fra ]e braccia, il nipotino. Scendemmo daJla macchina e ci avviammo verso i soli esseri vivi che lo squallore de] villaggio ci offriva. Giunti che fummo vicini restammo sorpresi e sbigottiti. Quella che ci era sembrata una vecchia nonna era una madre: cbè il bimbo )e pendeva dal seno e succhiava. Ma, quale seno e quale bimbo! Eran le poppe, pendenti da un petto scarnificato, due flosce vesci– che di pelle bruna e verdastra umida di sudore; e, sotto di esse, le mani della clonuJ nere e srcc-he, con le unghie esangui della morta, reggevano un piccofo ell,sere seminudo, tra l'umano e l'animalesco, che succhiava e ansimava col palpito rapido e breve della ]ucertola. Dall'antro oscuro del casolare veniva un lezzo greve di sudore acido e di putredine. Nel viso impietrito di quella mummia dolente solo gli occhi eran vivi e giovani; eran due enormi occhi scuri frangiati di lunghissime ciglia, ve– lati da una disperata tristezza, ma nei quali l'ardore della febbre accen– deva improvvisi bagliori. Non fu facile indurla a parlare, indifferente com'era a lutte Je cose, anche alla sua pena. Acqua non ne aveva. Bisognava andarla a prendere lontano e lei non aveva nessuna da mandare. Era sola in casa col bimbo (su pipiu). Il ma– rito era alla macchia fin dall'inverno, da quando per sfamare ]a famiglia e se stesso, aveva rubato una pecora dal gregge del podetsà e i carabi– nieri avevan trovato in casa la pel1e ancora fresca e gli ossi rosicchiati. I due figlioletti eran sul monte, a Punta is Crabus, per farvi pasco– lare cinque capre e un becco, tntto il loro gregge. Su pipiu, non succhiava latte dalle poppe. Al suo nutrimento provve– deva col Jauc delle capre, e al seno lo attaccava solo per placarlo quando piangeva e per farlo dormire; ma per lei era come se un vampiro le suc– chiasse il sangue e la vita. Che poteva fare? Aveva ventisette anni, però a lavorare non andava perchè soffriva di petto e la malaria la stremava, e il bambino era così, e nessuno voleva tenerlo. Al servizio in paese non la prendevano perchè 1.uui avevano paura del contagio. Forse ... quando il bambino fosse morlo ... lei si sarebbe ripresa ... e allora ... Ma qucsL'u1tima speranza dovette apparirle così assurda e impossi– bile che la donna si smarrì, non seppe più che dire e la sua voce velata 8i spense. Seguì un lungo silenzio. D'un tratto al mio fianco sentii come se qualcuno andasse annaspando affanuosamente. 220

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