Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

com'è evidente - t• esclusa ogni in– tenzione <li criticare citi che hanno fatto o fanno i militanti anarchici di altre nazioni, essendo di ciò soli giu– dici e~si sohnnto - come soli che co– noscono a Condo le condizioni in cui si trol'ano :i pensare ed operare. n carallere ,·eramente peculiare del mo,,imcnto britannico tl il fallo che esso è sem1)re rimasto di piccoli grup1,i -- legati da una rei.e di effi– cari rapporti personali e dalle neces– siti1 pratiche del lal'oro in unu di– rezione comune. ma 11011 (( costitui– ti II in (( federazioni » o simili. Tn fono, dopo quest'ultinrn guerra ,·"è Sinio anch(' in Gran Bretagna un 1entatil'o di meltere in colonnu gli anarchici entro una (< Federazione >~ ma è rimasto allo si.ato di dcsidP– rio. uno delle tante finte-organizza– zioni che consistono sopratutto nel gruppello dei pochi (( dirigenti ii e nei timbri e nella cari.a inlc::,lata che si son preparati. E per <1uanto l'e– ::.pcricnzu sia st:ita bre,·e e limitala, essa mcrilerìt a suo tempo d'essere esaminata: mn ha così scnrso peso che qui non vale la pcmt di consi– derarla. Anche oggi il Movimento britan– nico consiste, in quanto ha di "ita– le. d'un _insieme (li Gruppi lo– cali - indipendenti, pri"i di mrn Ccn1rale, cd entro i quali gli stes– si militanti singoli restano pra1ica– mcnlc senz11 vincolo alcuno oltre il persistere delle personali volontì1 di lavorare insieme. Si hunno così ad t~e•• come pii1 conosciuti tra noi, i Gru1>pi dell'arca di Londra cd i Gruppi dcll"inca di Glnsgow. Essi pa– iono 1•re111inenti sol 1>er<:hèeorgono fl('llt• due zone di maggiore concen- trazione sociale 1lclla Gran Bretagna, ma di fatto non hanno nessuna e<giu– risdizione >> sugli altri. Anzi, si sfor– zano d'aiutare dappertutto il sorge• re di altri Gruppi che siano delibe– ratamente autonomi sia nella costitu• zione si:.1 nel funzionamento, e di [at. to sono Ira di loro (inglesi e scozze– si: due temperamenti due tradizio– ni due comportamenti quotidiani dif. feren1i) in continuo scambio di at– ti,,itìt. Sui gruppi scozzesi non abbiamo notizie sufficienti ad unn esposizione ragiomtla della loro attivitit. Qualche con1a110 pcr~orrnle, mm visila rapida, ciò che se ne sente dnl giornale del 1110,•irncnto, lus1·iano inuuaginare un insieme numericamente scarso ma assai legalo ccl alli,•o: non solo nel distribuire giornali ed opuscoli e nel diffondere libri, ma nel partecipare ,lirethnnentc alla ,•ila sociale con m1 grande atnore per la 1>ropria terra e la 1>ropria genie: eia cui conforen– ze ;1ll'uscita delle fabbri,:he, riunio. ni domenicali regolari aperte ad un rmbblico abh11slanzn nnmcroso, riu– nioni pubbliche nelle strade e nelle f)iazze nei momenti in cui parlicola– ri in•,·cuimenti lo rid1icdono ccc. Quest'anno è pure in Scozia che ;_. :-lala org:rnizzuta In ummer Sclwol. una specie di riunione annuale in ,·ui i 111ili1,mti di tulle le regioni della Grun Bre1agna profittando del loro riposo csli"o si trovano insie– me 1,er discutere su argomenti slubi– liti in anlicipo. L'1111ivi1ì1 dei gruppi loodinesi è iuvcC"c abbastanza conosciula tra di noi. aurnvcrso il la,•oro del gruppo di militanti che Sin altorno al <•'ior– rrnle Fr<•nlom. E poi eh è si puÒ di– r,· •·lic qnc:,IO giornale è. rispetto a

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