Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

('C\·a df'l maestro rhe .l'esuberanza della fantasia lo rese « piì, fertile t"he fecondo )>, « pii, pronto che pre– parato, pii, ricco di Cede clie di sal– dezza log·ica n e che « esigui appar• , 1 rro i materiali della sua €'sperien– za, incerti i n1etodi, pa]esi le esa– gerazioni ». Padre Agostino Gemel– li • afferma categoricamente: «Lom– broso non era uno scienziato >>. Fra i critici del Lomhroso vi è ~lato eh i ha esagerato, stroncandolo come un semplice « anedocticr del– Ja S<'ienza ,, 8 e 'folstoi, che lo co– nobbe perr:-onalmentc, non foct' che darr 11n'impressio1H' superficiale de– finendo'lo un « vcc·clticlto -ingenuo e limilato n. \fon può negarsi al Lomhro~o una t_1ualche genialità nè ridurlo a un poligrafo alla Scarlatti. Quello che ~li si dev<' negare (~la sua sufficien• za cqmr ricercatore scicnt i fico. I .... uoi strsbi apo"logisti più l"ntusiasti~ fluando traLtano deuag.liatamente del"la !-,Ua opera, sono costretti a ri– eono,eerc le lacune. Ferri (loc. cit) deve riC'onoscerc rhe il te grande continuutorc di Galileo>) .... « era poco ahilc nell'uso metodico degli .strumenti cli osservazione e cli espc• cimento scientifico ». Il Ferrero( loc. <'il) riconosceva il l'arattere eminen– lcmcntc jnLuitiv~ f' di fantasia del– l'opera lou1hrosia11a, scrivendo: <e Lasciate da parte le statistiche, so• -.pesi gli esperimenti ed i computj, Pgli ·intuì. analizzò; descrisse come farebbe un grande r-onianziere, un grandP drammaturgo >>. Lo Zcrboglio (loc. <'it.) ne riconosce «la supcrficia• Jitit di alcune oss<"rvazioni, la pue• f C. L. Firenze :1911. " G. PttEZZ.OLINI. G. PAl'INJ. /..,(1coltura i1a/it111a, F'irenze 1906 • rilità di ahrr, uno sp1rtto esagerata• mente generalizzalore; gli errori e– videnti di analisi e di sintesi ,, e 3oggiunse che « se egli può annove• rart.ii fra i genii non meraviglia troppo che sia dubbiosa la sua qua– lità di << scienziato ». E ancora: « Deficiente nel metodo, neJla dimo– strazione ordinaria, Lombroso ha eccelso per l'intuizione ..... « JlO~',<'· deva Lma radiosa i1nmaginazione )> .. << egli era un semplice ed un ingc·– nuo.. .. . Un Callo ad esempio clic en1 rasse nel sistema delle sue teorie e· le •comprovasse, non era cliffirile <·lie veuissc ac•c;cltalo con troppo lic. H' beneficio d'inventario. Per 1111 · positivista ~ questa critica insuffi– c·ientc e foci lona si sc·uoa a disa1.do , t• giustifica le doglianze ed i ri111- 1u-o,,cri che ha !,uscitalo »... << Lom. broso ~perimcntava male, era disor– dinato ed affrettato nel condudere, e non sottoponeva ad unn sufficientP <'ritic.a j dati raccolti o pervenuti 11 ..,ua conoscenza n. lln altro degli apologisti del Lom– hro,o, il Morselli (loc. cit.) diceva c·hc al maestro: l( è accaduto il mc• dcsimo fenomeno mentale osserva. to in tantj altri innovatori e rifor– matori: è avvenuto cioè la trasfor– mazione di alcune conseguenze d<·· ~unle da Iaui particolari in poslu– lati o proposizioni generali indimo– i;; trabi.li, e con questo una tenden– za innegabile alla sistemazione del proprio pensiero, anche ~l d l fuori r, talora, persino al davanti della ricerca. Vi è stata quindi in lui una lendenza inconsapevole al dogmat i– '-lllO scientifico, a quello che oggidì dicono idolatria cieca della scienza « fatta >), per smarrimento della no– zione pragmaliC'a che la •cienza " i;;i fa >,. 4i.l

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