Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

ta sociale, non sono soltanto i lavo– ralori del la d islribuzione che dO\'reb– bero fissarne le modalitlt ed esserne responsabili, ciò che equi\'arrcbbe .a consegnare tutta la socic1it ad una piccola minoranza che per la posi– zione che occuperebbe diventerebbe la padrona della ,,ita sociale. La di– stribuzione, ehè interessa tutti poi– chè chi essa dipendono le sorti di tut• ti, de\•'cssere sia tan10 che poco ope– ra ùi tutti. Jnfine, si può prevedere delle for– me divcr;.e di gruppi di compratori e di consumatori che costiluirebbe– hero semplicemente <folle cooperati– ve sbarnzzate dal meccanismo finan- 1.iario delle attuali cooperative. lni– odative privale coordinate ed ini• ;r.iati\'e societarie potrebbero compie. tarsi. L'importante sarebbe che in nessun caso i prodotti, venissero ven– duti al disopra dei prezzi ,fissati dnl1c spceiali commissioni. In ciò che concerne i villaggi, la creazione di cooperative ripartite se– condo la distribuzione <lc11apopola· zione potrebbe facilmente eliminare il commercio. Ma non ignoro che l 'organizzaz.io – nc cli tutti questi sistemi, che biso• gner:1 atTrontarc subito, richiederit del tempo durante il quale è neces• sario assicurare la distribuzione per– chè tutti possano tro\'are il pane, il carbone, la carne e tutto il resto. Ciò ci obbligherà a servirci, per un pe• riodo pii1 o meno lungo, in parte <lc1 commercio prh 1 ato. Si potrebbe co• minciare con il sopprimere un bot– tegaio su due, lasciando colui che è pii1 noto 1>crla sua competenza, per la sua onestà (ci sono commercianti onesti quanto si 1>11Ò esserlo ncll'at- tualc società) o per lo meno quelli meno disonesti. N:on sarà possibile chiudere, da un giorno all'altro, lut– ti i forni 1 tutte le latterie, tutte le macellerie e le altre boncghc di :tli– mentazionc o cli generi di prima ne– cessità, ma si cercherà di sostituirle il pili presto possibile con l'organiz– zazione collettiva della distribuzione. I commercianti, tolti al loro com– mercio, saranno adibiti a nuove fun– :doni, e la loro vita sarà assicurata come quella degli altri membri del– la società. E la fissazione dei prezzi, le cui infrazioni noi1 sarebbero tol– lerate come lo sono attualmente nel– l'economia semi-statale, semi-libera– le, impedirebbe gli abusi del com– mercio privato. Chi ,fisserebbe i 1nezzi? I piÌt in– dicati mi pare che potrebbero essere le commissioni composte da delegati delle organizzazioni dei produttori e da delegati degli organismi di di.,tri– buzionc, e sia gli uni che gli altri dovrebbero mettersi dalla parte degli interessi <li tutti i ('onsumatori. Ogni questione corporati,•n sarebbe, dun– que, scomparsa compresa quella che riguarderebbe la corporazione dei di– stributori. Come sarebbero fìss::1ti i prezzi? Incominciamo con l'eliminare dal– la <1uestionc certi pro<lotti, come le specialità farmaceutiche abbastanza rare, il cui uso non può dipendere <leHe somme di danaro di cui di– ~pong:0110 i malati; le cure medicl1e, l'istruzione, <·onsi<lcrati come servi– zi pubblici. Ma per i prodotti di uso corrente saremmo obbligati di basarci sul va– lore di ognuno d'essi. È certo che non c'è e non potri'1 315

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