Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

zion<' di fano 1 con quelroricntamcn– to ideale (e mor:tlc), non può esse• rn che un:1: tendere alla ,-ivolta spori– lCmea ciel lavoratore. Dov'cssa si pro– <luca, anthc il Sindacato ne verrà vitnliz:,..nto, nonostante i suoi statuti attuali, nonostBnte i suoi dirigenti, o contro di essi. E nell'insieme della comunità in cui l'inizintiva diretta dei lavoralori cominci ad agire risul– tcri1 tonifìcat:1 tutta la vita sociale: che è w1 bisogno disperatameute ur• gente, in un popolo allenato da una intera generazione di corruzione fa. j;cista ad incolonnarsi, a pensare in termini <li massa, ad ubbi<lire - e che di follo seguita sempre :td ubbi– dire, e chiede per ora quasi soltan• 10 di proseguire nella stessa dire– zione. Conclu~ioue: il « diritto di sciope• ro ~ i lavoratori clebbono riconqui,. starselo. Non se lo riconquistano nè chiedendo leggi pii'1 blande, nè chie– dendo « sindacalisti » più 'preparati. Se lo riconquistano facendo scioperi tenaci - il che non è pOS8ibilc fìn– chè l'arma dello sciopero è 1u11neg• giala da gente che non s9no hwora• tori, éhe difondono altrui interessi Oggi una piattaforma umana, sen– i ita, una a suscitare vo1ontì, autono• me, per questi « scioperi spontanei » potrebbe essere ad es. quella d,c i politicanti hanno deliberatamente scartata: l'oiur.o sociale ai disoccu• poti. Questa misura, questo obbliga• re i ricchi a pagare ai disoccupati almcuo i 3/4 <lei s:.dari normali, ri– ,metterehbe in moto l'insieme della macchina economica, in Italia - da una parto liberando i ln,•oratori dal• l'attaccamento a tutti i costi al « po· sto», dall'altra suscitando nuo,·c ini.• ziative di lavoro, Un'altra direzione 1possibiJe: h, dijesn delle 8 ore di lavoro, la resiste11:::.a ,il lavoro straor– di11ario, la lotta contro il lavoro a cottimo. Ancora: le iniziati\'e per l'autonomia dei SinJacati o Leghe locai.i, per l'autonomie dcUe Came– re del Lavoro locali. pc.r forme «Or· gtmi:::.:::.ativc» in tutti i semi piri de– centrate, pili rispettose del singolo lavoratore, della singola comunità di la"oratori cli ciascuna fabbrica o fat– toria. Vi sono tauw strad~ d'azione possibili, tulle pc.usato come volontà di rinascita delle volontà libere dei lavoratori - non come « utilizza• zione » dei loro appetiti di cutcgo• ria per dar fastidi al governo. Ma perchè que&ta rinascita delle volontit dei la,,oratori si inizi e si compia, qualcuno deve farsene pro– motore: cioè qualcuno dovrà da.re degli esempi. E q11es1 i « qualcuno » non possono essere che gli anarchici, ed in genere tutti gli amanti cli li– bertì1 che non siano intruppati in un Partito. ,Perciò (secondo mc) è c1uesta per noi, se vogliamo agire in modi e per .fini no.stri nel .11et1orcdel lavoro, la strada da scegliere: 110n altra. c. z. 295

RkJQdWJsaXNoZXIy