Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

VITA FtATERHA :anci)..e di premio. gia·cchè ho promesso ai miei allievi di farli pren- ,der parte. al Concorso indetto dalla Cattedra Ambulante! F. (Vicenza), Io insegno a Fontanelle, un -piccolo 1P.aese di montagna che .durante 1a guerra è stato, si può dire, in prima linea; l'ultimo paese 1 ' .abitato, rimasto per mi'raco-lo ille•so dalle 'granate nemiche, ma per -necessità spogliato di tutto. La mia scuola è rimasta «nuda». A forza di spronare e pre.gare, il Genio Militare mi ha fatto "i banchi e i:n qualche modo, i miei_ 140 alunni di ,prima cla•sse vi ,stanno stipati. Sono tanti perchè d·ura·nte la guerra, quantunque 10 sia sempre ,stata qui, la scuo"la ha funzionato assai irregolarmenfe, perchè ci ·Fequi'siva•no sempre i loca-li, E poi molti o .eTano1 ,profughi o non .si azzardavano a venire a scuola ·per i·I .pericolo degli areoplani e ,delle granate. Ma non sono s,tata capace di ottenere che i banchi; ho un 'Pezzo di tavola nera inchiodata al muro e questo è tutto. Per ma- ·nif.e>stare i bisogni del1a mia scuola dovrei dunque incominciare da ·una sedi.a per me, ma non incomincio ·neppure e lascio pensa,e a Loro quali cose sono più ·necessari•c in una classe prima d: 140 aLunn-i dai 6 .ai 13 anni, q-ua·si tutti poverissimi. lo mi limito a dire che desi,der.e-rei ardentemente un ritratto del Re, un Crocefis"so, un pa-llo-ttoliere e delle sementi di fiori. Sono troppo ardita? E quest'ultimo. desiderio è fuori di posto? Ma la mia scuo"la è brutta, i vetri mancano ·alle· finestre e ,penso che av,ere ,dei fiori in -prirrnaver.a ci c,ompcnserà del brutto inverno tra5Corso e dell' « orri.do >> lasciato· di fronte alla scuola dove prima della gue~ra ci deliziava· un magnifico bosco. Li seminerò in cassette che i miei alunni m1 fara·nno e se vi fosse qualche arrampicante ...... O. (Gfinova) ... 11 ·paese è piccolo; ma il campo morale da lavorare è assai ·vasto. Gente buona, intelli,gente, ma <e gre'ggia >1. Qua la maestra deve fare, più c-he altrove, da madre, _da amica, da consiglieça .... e da dottoressa. Sicuro, anche questo devo- fare, e per riuscirvi il meno ma-le ora istituisco una farmacia scolastica, al· servizio dell'intero paese. Rid,e? Non h·o ,pretese np, ma voglio saper pr•estare , i praimi soccorsi· ad ognuJ10 che ne ave,sse bisogno- .. Qui il· me-dico • viene ben di rado e in paese non si 'trover-ebbe un batuffolo di 'cotone jdrofilo a qualunque prezzo. D-e-1resto sono piccole soddisfa- ·- . , - ,i:io-ni che basta•n.o a·d infondere coraggio. C. di C. {Torino) - La mia scuola (a 1500 m.) è a Km. 3.70 dal capoluogo - Cris- --solo - ultimo paesello della Valle d,el Po. Fino al capoluogo la BibliotecaGino Biancq

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