Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

• 18o VITA FRATERNA Ora attendo- da loro qualche cosa che rallegri la mia scaletta, mi,ei bambini e me stessa. S. F. (T1·eviso) La mia scuola non è meno bi:sognosa delle altre. Basti il dire che fino a quindici giorni fa, tutti gli alu,nn.i, a·nche i pù miseri, hanno dovuto comprarsi inchiostro, ·quaderni, pennini, ecc. Merav1g-liata come· un mio scolaro pover,issimo fosse puntuale nel rifornirsi di tutto ciò, gli chiesi come fac-eva. Mi ri-spos.e che coi pochi so1di ·che raccoglieva domanda·ndo l'elemosina si cç>mprava il necessar.io ... P. di B. (Catanzaro) La mia s·cuola si compone d'=a baracca costruita nel 1908, (s'immaginino le numerose fessure del.Je pareti, del pavirùento e del sGffitto, che la tengono continuamente aereata anche a porte e fi11estre chius,e), dove entra acqua allorchè piove, con quattro banchi rotti, anti,gienici ed alt.issimi per tutti gli alunni, co,n una 1avagnucda bianca e scre,polata, So X 65, se·nza •ci:ocifisso, senza ritratto del Re .... e ·si consid-eri come una povera maestra possa far lezione in tale aula dalla I alla IV. P. di C. (Siena) L'i•nv,erno è pass;ito come in letargo. Colla primavera ci si risve::glia e ci si presenta nuovamente i.a dura realtà della nostra vita in confronto a quella delle citt_à. Eppure quasi nessuno ci comprende: e se ·s'insiste coi signori Commissari per ott,enere qualche sedia p. es. che non sia rotta come l'unica che c'è ora nel'la mia scuola.... si è maestre in con te'11tabili! Se si tenta la •prova c:li,persuadene il Vive-Ispettore dimostrando, p. es., -come non si possa, pretendere attenzione, bella scrittura, profitto dagli alunni che hanno -un calamaio in ogni banco di 4 posti (ora che il Comune in seguito alle mie i·nsistenz.e si è deciso a man.dare 3 banchi) ci si sente r,ispondere il solito « Provvederemo » ·che sarebbe come dire: « Finiscila; mi hai stancato-» ! - Se si arrischiass.e poi a dir-e che i 4 quadri murali ricevuti dal «Gruppo», la vecchissima carta d'Italia, il quadro ,del Re, e il Crocefisso che già erano qui, farebbero tanta più figura quando· alle pareti ,dell'aula (se· così può chiamarsi la so·ffitta ove faccio lezione, t.ale c.he loro d;i.vve,ro non imm.a.ginano) foss•e data un'imbiancaitina, se si ar.ris•chiasse a domanidare un armadietrt:o vero pe-i quaderni, .an:zi,chè servirs,i delle sporgenze interne di pietre 'ben visi<bili... queste sarebbero addirittura pre,tensioni impossibili, da serbare -pel regn,o dei sogni.! E così tante be\le idee eh.e.-sorgerebbe_ro in 11oi vengono so- -pite; ogni buona iniziativa s'ar-resta. Li.ntenzione· di preparar pian BibliotecaGino Bianco

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