Vita fraterna - anno IV - n. 7-8 - 15-30 aprile 1920

VITA FllATl:RNA glia ancora di porre maggior cura al modo di piantare i magliuoli: « Le viti si pongono in fosse bastantemente fonde e larghe; que- $te prima si fognano, qui,ndi vi si getta la miglior terra, e sopra di questa si colloca il magliuolo, sopra il quale si ammonta altra Jmona terra e concio, e poi si riempie di .altra terra il restante vuoto della fossa. In questa maniera la vite getta numerose e profonde radici; così si mette al, copert,o degli eccessivi calori e .aEdori, non si teme le cattive erbe, ·ha sempre un abbondante nutrimento e largamente fruttifica e dura lungo tempo. In Sicilia il terreno si zappa appena, si fa un buco con un palo <li ferro, e ,qui-vi vien messo il sarmento, si empie ,e si ricolma>.· LA PASTORIZIA. Il Balsamo pensa -col-Varrone e con i più illustri agr<>nomi che « l'agricoltura degli Stati e gli Stati medesimi sono più ric.- -chi e fiorenti a misura che in essi più abbondano i bestiami di -0gni sorta >; ma intanto constata < I.a notabile ·scarsezza di bestiami in questa -bellissim.a isola, ed osserva che la causa determinante di tanta deficienza non si debba ricercare nella < mancanza della specie, onde moltiplicarsi>, nè < nella costituzione de] no~ro caldissimo clima >, ovvero nella natura colturale della terra, dedita alla granicultura, e <JUindi negata alla cura del bestiame, nè « nella indiscreta ed· illimitata consumazione -dei bestia mi», ma alla mancanza dei prati artificiali!, ed a} fatto che da noi si dà agli armenti il solo alimento dell'erba di cui la terra spontaneamente si veste, e della quale la natura stessa ne è libe- 'fale dona,tri·oe >. ~ Il valente agronomo inglese Arthur Young, parlando nei suoi incomparabi1i Annali dei mezzi coi quali può spingersi a maggior perfezione l'agricoltura della Francia, dice argutament~ e sentenziosamente, clie essi tutti possono ridursi ad un olo pe1 .altro efficacissimo, quale si .è quello di convertire parte dea-Ii infruttirferi maggesi, .che quivi ed altrove si fanno per preparare la terra alla seminagione dei grani, in prati artificiali: perocchè così .aumentandosi i foraggi, si aumenterebbero i bestiami, vero ed unico_ principio di una doviziosa agricoltura. Questa incontrovertibile massima si può ugualmente applicare alla Sicilia. Poichè se im essa i numerosi -campi che ogni anno si lasciano inoperosi e si lavoran senza frutto v'erano tre o quattro volte per il solo og- :getto di renderli più idonei alla produzione dei semi cereali, si BibliotecaGinoBianco

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