Vita fraterna - anno IV - n. 5-6 - 15-30 marzo 1920

VlTA FRATERKA I problemi delJtagricoltura siciliana nel pensiero di Paolo Balsamo LA PROPRIETÀ FONDIARIA. Chi ,stu,dia con cos1 oiente pa ione i prnh_emi agrari siciliani, e si ente voca,to, non dalla opportunità politioa, o dal fanatismo di popola'f~tà, ma daHa scienza serena a cer are una oluzione onesta, den esiam"inare le condizioni della proprietà fondiaria del- !" epoca del Ba! amo, p'erchè ivi troverà la genesi e le cau e dei mali e dei, -dis idi tra capitale e lavoro, che hanno afflitto 1 periodi di t-empo succes~ \1i, della tenace persi ten'Za del latifondo. Il Bai .fino de crive con emplici à ed esattezza le suddette c011.diznoJ11i,osse"fyate dru'fan e una i11ahie-ta, (:he _ebbe a fare per im:afico del Vicerè princi2_e di Caramanico, co .ì: « La propnietà dei fondi è moLto comune in ici-li-a; tante la prima divisione delle terre dell'i ola fatta dai 1 Grmanni, l'inalienabilità dei fondi delle chie-e e delle uniiver ità, .e la molteplicità dei fidecommessi e dei maiora cati. Viaggiando per la i-cilia i pa sa empre. da un fondo !.Il un altro, cioè dalle terre di thll o-,ran proprietario in quelle d'un altro. Una certa gradazione di propri.età o e r:ai in Ino-bilterra ed in atri paesi d"Europa; in icilia i pa a d. alto da quelli che po siedono molto a ·quelli che pos iedono poco o nulla. Quasi in tutti i cantoni delle terre e -delle città vi ono al!' intorno pochi fondi cernsiti, e que te sono le -ole terre delle quali il popolo :n Sicili.a ne possieda la proprietà. I feu<li sono trntti aperti, nè divi i, come ·in Inghilterra ed a - tro\·e, in tanti campi per mezzo di convenevole chiu ure. ono ttitti, a granicoltura». Dopo più di un ecolo di vjta la proprietà fondiaria pres~ta le stes -e cara teri tiche deill'accentramento in poche mani e del a cultuna, granaria irrazionale. « Quas.i ne uno dei nostri grandi proprietari è coltiva ore :). I -proprietari, chiamati feudatari oo:o-i lat~fondi ti, avevano allora altre occupazioni e preoccupazioni, come attualmente. _\llora dove,:ano « far ompagnia alla dama, alla era, quando il ma.rito è a Ca ino a criuocaré o a « _ervire > un'altra dama di cui egli è il «braciere», condurla a me a, al -pa seo-g:o, al BibliotecaGino Bianèo

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