Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

44 VITA FRATERN.11 :)e ~ volumi del Ba,:samo negli archivi, e perderemmo le spese della ristan1pa, dell'elegante •copertina e ciena P,oSlta. • Cr-edo più _opportuno far conoscere ai miei terminesi, ai siciliani, a coloPo che s'interessano dei pmblemi agrari - oggi di moda. - il penS1iero di Paolo Balsamo; tanto più che in quei tempi in cui questo volenteroso agronomo studiò i problemi dell'agriooltura siòliana, il popolo guazzava nell'anaHabetismo, av•eva mente e cttore induriti nello sceitticismo, nella miseria, nell'abbrutimento; e quindi 1101{ potè sentire e se~ire il pensi•ero, l'amma,estramento di lui. Oggi c'è più aria, p,iiù luce, più vita, più conscienza. Io p,rendo da.Ila biblioteca, deserta e fredda del mio paese, il çoncittadino abate Pa.oilo Balsamo, e lo conduco per i campi, per 1e viHe, per le città, per ,i montL •ov' 1 egli, p,assando, pa,rlò 0011 entusiasmo e con fede; perchè voglia riparlare de la vita-agra.ria, voglia scuotere e sèhiude-re le coscienze, s·ospingere gli agricoltnri verso la · fil.osofia ,de la natura; ormai - voglio sperarlo - nessu1110,dei co111tadini .gli ripeterà que!ae pa,role ch'•erano offesa e vergogna: « So rivirenza si issi a diri a missa ca in fazz1.i comii m' insignan. n1,epatri! .. ,». Da quel tempo ad o,ggi son trascorsi più di cento anni; sono passa.ti gli uomini, gli animali, le piante, i, ·regni, i governi, ma . i prnblemii dell'agriooltura. siciliana son ,r,ima.sti insoluti per ironia del tempo: i,l latifondo ,è ancora vivo, •forse combatte l'ultima ba.ttàglia, ma è l'antico nemico del progresso economico del.Ja Sicilia, del rifiori-mento della co1'tura e dell',induS1tria.; il protezionismo, potentemente a.bbarbiicato nella. politica nazionale, è il centro motore di, tL;He le fonme <li affarismo. di parassitismo, di camorra statale, soffoca l'ag,ricol,tura, e l'uccide. La visione scientifica del Balsa:no p•resenta ancora note di freschezza, di .a1ttualità. Paolo Balsamo nacque .in Termini Imerese, il 4 marzo del 1764, da agriiooltori, i quali, data la di lui vivezza. intellettiva, l'avviarono agli studi nel Seminairio Arcivescovile <li Palermo, ove fu ordi·nato prete. Mo so eia gran desi,detjo di sapere. frequentò i cors,b di matematica, di astronomia e di economia po'.,itica, e la sua anima sentì la Yocazi,one dei campi, per i qua.li era nato; ma del campi non intuì ,solo il fascino poetico, ·non vagò per raccattar · c_oJl_·ori,sensaz,ioni, impressioni da trasfond,ere in rappresentazioni linche, ma, eia contadino, sentì il bisogno cli cercare l'interesse, l'utile, il val,ore ,economico-sociale. BibliotecaGino Bianco

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