Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

VITA FRATERNA vn glianza tra infermiere e infermiere dovuta alla diver ità dei corsi impartiti da questa o quella scuola, - e dall'aver la guerra costretto ad as umere in servizio molte infermiere ·m ovYisa.te da corsi celerissimi· e insufficenti - o di,giune ancora talvolta di quak:nque nozione. I o i d'istruzione erano in molte scuole, in genere, tenuti da so1i medici, o principalmente da loro; riguardavano precipuamente o esclusivamente malattne e ferite di guerra; le esercitazioni erano di ambulanza, o di sala d'operazione, o, in o pedale, solo di a istenza alla vis~ta medica. DeHa -parte pecialissima dell',infrrmiera che riguarda tutto il servizio di corsia e particolarmenlle lai ,cura del malato a letto, l'infermiera volontaria non aveva in genere nè nnzioni teoriche nè e perienza prati-ca. Siochè vi è purtroppo in molte infermiere volontarie, ottime in ala operatoria, il c<Jllcetto errato che -certi partkola.ri -della cor · a e del letto del malato non le riguardino, e una d'eplorevolissima ignoranza della loro importanza per la cura del malato e del ferito. Si pruò osare di affermare che molte volte le infermiere volontarie hanno offerto un materiale ottimo da cui non è tato cavato tutto il miglior frutto per incapacità dei loro superiori e de - la direzione che hanno avuto .... In terzo luogo <labbiamo notare che il serv,izio di guerra e ha posto spesso a bella prova lo spi,rito di iniziativa e di adattamento dell'infermiera volontaria, è tato pure un tempo per co ì dire di 111aled1tca::ione tecnica dell'infermiera. Le infermiere v lontarie si sono dovute pes i ·mo adattare e inaegnare in luoghi e in condizioni addirittura negativi per un buon funzionamento ospitaliero in mezzo al ovraccar,ico di occupazioni, e al flusso continuo <li d~enti e relative partenze improvvi e, imposte dalla guerra. E' stato provvido, aUora, che vi -ian riuscite. _ fa .troppo spe so han fatto l'abitudine a condizioni e a maniere intollerabili, hanno fatto tacere in sè esigenze che è de_iderabile resistano vivissime per ottenere la riforma dell'a si tenza ospi aJ.iera. · Di questo sta.to di co e - del ervizio ammirabiie e deplorevole insieme di tante ·nferrniere volontarie, sole o quasi in vasti riparti pieni - ha dato un ,quadro vivo e sincero la sienorina Zappi in Ùn articolo comparso nel Bollettino del.a As ociaz:p e Naz. I.t. tra Infermiere ( .o di ovembre). (Al p,ossi,mo 11111nero,l,a, III e 1ilt,i111aparte.) BibliotecaGino Bianco ·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==