Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

72 VITA FRATERNA Per un Fascio di Educazione Nazionale Appello " Nell'accingerci al grande compito di ristorazione sp,irituale e materiale ,che incombe all'Italia in•ques,to dopo,guerra gravido di liete promesse e 1di oscure minaccie, il nostro primo p.ensiero deve essere rivo'1'to al· rinnovamento radicale dei nostrj organi, .di edu-. c:azi!one11aziona-le. Bisogna rinnovare Ja cosci,enza delle nuove generazioni, se vogl'iamo :trarre frutti ,adeguati dalla magnifica vibtori.a delle armi e degnamente e virilmente apprestarci ai nuovi cimenti cui l'Italia è 1 chia'ma.ta. . L'asipra prova della .guer.ra ins.ieme con le mirabili doti spontanee del, nostro IPOpo:lo,a nessuno secondo, ha messo a nudo gravi facune nella comp,agirfè spi-ribua:le· della nazi-one, specia,1mente in quelle classi che dagli studi- avrebbero dovuto aittingere il sentimento religioso deUa legge e della subordinaz.ioùe individuai€ ai supremi, interessi ,co'1lettivi, la fede opernsa, l'allenament,o morale, la ,visione reali5'1:ica de11e cose e il senso deHa. concretezza. La vitt,o~ia non c:i deve ifar dime111ticarele -d•eficienze avvertite nei gi,orni della sventura. I popoli ani non si cuJ!ano nelle illusioni e nell'auto-esa::tazion-e. - Oggi più che mai dobbiamo ascoltare il moniito ,deJ De ,San-ctis: « Ciò che impedisce a m1 popolo di esser g.rande ,è il credersi grande» .. Senza piena consapevolezza di .sè u-n J.)•OIJ.)olo n n è ,veramente f<ibero,veramente signor-e dei suoi destini, e questa coscie112a si alimenta. in .pa.rticolar modo nella quotidiana consuetudine della vita scolastica, qnando' la 5'cu.ola è iJ.Jerdavvero -cele:brazione di umanità, luce d'in,td;etto, plasma;zione di caratteri. M2. eia troppi ,anni ormai, .la nostra scuola no.n tempra, ma clisi•111tegrap.iuttosto le coscienze ed i caratteri: non è più fonte di- fede, ma di scetticismo. N·oi ·no,n educhiamo e n,o;i possia!mo p-iù educare i gi,ov1 ani, perchè la scuola s',è meccani•zzata, vnota.ndosi d'ogni ·alto i.nteresse moral'e ed, umano e diventando fucina dii dipl·omi, dalla quale sono scomparsi il raccagl.imento e i.J ferv-ore, nè ,più vi si inizi'.a alla conquista di s.è nell'acl,empimeruto dél'umile dovere q.u,otidia.no. La, .nostra ,scuoJa, co'me altre istiitu:zioni rette ·da artiofi.ciosi rego.Iainenti governa1:i:vj, è so'p-ra.vvivenza di un· passato morto p~r sempre nella c-oscienza della parte più sana: della nazione. OstaBibliotecaGino ~ianco

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